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ARRESTATO IN PERÙ PASQUALE BIFULCO, CALABRESE CHE IMPORTAVA COCAINA IN ITALIA

bifulco_tesseraAG.RF 09.06.2014 (ore 09:37)

(riverflash) – Viveva in Perù, Pasquale Bifulco, esponente di spicco della ‘Ndrangheta calabrese, e appartenente alla cosca mafiosa Ietto-Cua-Pipicella, operante a Natile di Careri (Reggio Calabria), arrestato il 7 maggio a San Isidro, località nella provincia di Lima, mentre scendeva da un taxi di fronte alla casa dove si nascondeva. Si faceva chiamare Julio oppure Francesco e teneva le fila di un’organizzazione criminale che comprava e trasportava grandi quantità di cocaina dala Sudamerica all’Europa, utilizzando soprattutto navi mercantili che salpavano dal Brasile e dal Perú. Per sfuggire a spiate e successivi controlli veniva utilizzato lo stratagemma della «nave madre», cioè imbarcazioni di grande stazza che, prima di arrivare in Europa, scaricavano la droga su altre barche, di dimensioni ridotte che non erano concepite per attraversare l’Atlantico. Nella stessa operazione l’Interpol ha arrestato il braccio destro di Bifulco, Vito Francesco Zinghinì.

Le indagini che hanno portato alla localizzazione del latitante, sono state coordinate dalla Procura distrettuale antimafia del capoluogo calabrese e condotte dal Servizio centrale operativo, dalla Squadra mobile reggina e dal commissariato di Siderno. cocaina-polizia-sequestri

La polizia italiana, tramite il Servizio per la cooperazione internazionale del ministero dell’Interno, ha poi fornito precise indicazioni alla polizia peruviana sulla localizzazione di Bifulco e sul suo nascondiglio.

Pasquale Bifulco è un vero e proprio professionista del crimine. Parla diverse lingue e, secondo gli investigatori, si muoveva rapidamente e chiudeva accordi in mezzo mondo, pagando sempre in contanti la droga acquistata. Alle sue spalle aveva un gruppo ben organizzato e ramificato, con punti di riferimento sia in Italia, dove contava su appoggi logistici nelle provincia di Napoli, Torino, oltre che in Calabria e in Sud America. Conclusi gli accordi con i narcotrafficanti latinoamericani, Bifulco tornava periodicamente in Italia per relazionare alla sua ‘ndrina.

41enne, Pasquale Bifulco era sfuggito all’arresto nel blitz del marzo scorso, che concluse l’operazione «Buongustaio», portata a termine dalla Guardia di Finanza contro l’organizzazione di cui era a capo, specializzata nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti dal Sud America.bifulco_pasquale_31.03.1973

ARRESTATO IN PERÙ PASQUALE BIFULCO, CALABRESE CHE IMPORTAVA COCAINA IN ITALIA

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