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APERTA UN’INDAGINE SUL CROLLO DELL’EDIFICIO A PHILADELPHIA, CHE HA CAUSATO LA MORTE DI 6 PERSONE

(riverflash) – Un edificio di 4 piani in via di demolizione è venuto giù nel centro di Philadelphia mercoledì 5 giugno. Mentre un bulldozer spazzava i detriti che hanno ucciso sei persone, un poliziotto ha detto che la ricerca dei corpi e dei feriti era quasi terminata. Verrà aperta un’ indagine per determinare come una comune operazione di demolizione potesse aver causato danni così gravi.

Il Comandante dei vigili del fuoco Lloyd Ayers ha detto, poco dopo il drammatico crollo, che le squadre di soccorso avevano ancora bisogno di setacciare il 20 per cento della zona interessata, compresi il retro di un locale dell’Esercito della Salvezza sopra la quale si è disintegrato l’edificio, fortunatamente disabitato, che doveva essere demolito. La ricerca poteva durare tutto il pomeriggio del 6 giugno.

I pompieri stavano pulendo con gli idranti pile di mattoni accatastati mentre pesanti macchinari hanno scavato via i resti dell’edificio riempiendo di detriti un grosso contenitore, che un camion avrebbe portato via. Dentro quel che rimaneva del locale dell’Esercito della Salvezza una cremagliera indisturbata e nascosta, aspettava di entrare in azione.

I faticosi sforzi dei pompieri sono stati ricompensati giovedi mattina quando una donna di 61 anni è stata estratta dalle macerie viva e cosciente dopo 13 ore dal crollo. La donna Myra Plekam è stata ricoverata in condizioni critiche, entrando ed uscendo dal coma. Altre 13 persone sono state ferite, con lesioni meno gravi.

Lloyd Ayers, comandante dei vigili del fuoco, ha affermato: “Questa persona estratta viva perché stiamo setacciando la zona del disastro. Salvare i sepolti dalla macerie è il nostro obiettivo”.

I soccorritori hanno setacciato l’area tra i mattoni e le macerie usando secchi ma anche con le loro mani nude fino a notte inoltrata. Non è chiaro ancora chiara la correlazione tra il lavoro di demolizione e il crollo, ma l’incidente a fatto emergere dubbi su come era tenuto in sicurezza l’edificio da demolire nella Market Street, alla periferia di Philadelphia in quanto la società di demolizione aveva molti problemi legali e finanziari. Sul luogo c’erano alcuni ufficiali del dipartimento USA per l’Occupazione e la Sicurezza sul Lavoro.

Il maggiore Michael Nutter, del dipartimento USA per l’Occupazione e la Sicurezza sul Lavoro, ha dichiarato: “Tutti i giorni vengono demoliti  palazzi in città che sono affiancati da altri palazzi abitati e questo avviene in sicurezza. Evidentemente qualcosa è andato storto ieri e probabilmente nei giorni precedenti. Questo è il motive per cui abbiamo aperto le indagini”.

Gli ufficiali hanno riferito che nelle prucedure di demolizione avvengono di norma due ispezioni: una prima che inizino i lavori e la seconda quando quasi tutto l’edificio è abbattuto. L’edificio che è crollato era uno dei tre da demolire. L’ufficiale ha riferito di aver ricevuto una lamentela agli inizi di maggio quando il palazzo limitrofo veniva abbattuto. Un ispettore il 14 maggio ha visitato il luogo e non ha riscontrato infrazioni ha dichiarato l’ufficiale. Hanno detto che l’edificio crollato era ancora perfettamente intatto durante l’ispezione.

Per settimane le persone che lavorano nella zona hanno tuutavia osservato con crescente preoccupazione la squadra abbattere il disabitato edificio di 4 piani vicino al locale dell’Esercito della Salvezza.

Un operaio al lavoro sui tetti di un altro palazzo era dell’opinione che l’operazione non fosse sicura. Un paio di lavavetri dall’altra parte della strada aveva notato una crepa di circa 9 metri nel muro e, parlando tra loro, avevano previsto che l’edificio sarebbe caduto da solo.

Questo è quello che è accaduto mercoledi 5 giugno. Le pareti ormai instabili dell’edificio si sono frantumato in un ammasso di mattoni e legni scheggiati, che hanno sepolto il locale dell’Esercito della Salvezza. Alcuni testimoni hanno detto di aver sentito forti suoni rimbombanti prima del crollo.

Gli ufficiali hanno confermato che l’appalto era affidato alla società di demolizione Griffin Campbell Costruzioni di Phiiladelphia.

La donna al lavoro nell’ufficio di Campbells a Philadelphia, il pomeriggio di giovedì 6 giugno ci ha risposto al citofono dicendoci che il capo struttura non si trovava in ufficio ma ha affermato che era distrutto per l’accaduto. “È addolorato come tutti noi per la morte di quelle persone” ci ha detto Dominique Lee che si è presentato come la figlia di Campbell. Ci ha detto pure che suo padre ha un avvocato ma ha omesso di riferirci il nome del legale.

Gli schedari FBI dimostrano come Campbell nel 2005 fu accusato di spaccio di cocaina vicino ad un parco giochi. Allora l’accusa decadde per mancanza di prove. Una fedina penale tutt’altro che di modeste dimensioni, quella dell’imprenditore che nel 2009 si dichiarò colpevole di aver frodato un’assicurazione, mentre nel 2007 venne assolto dall’accusa di aggressione. Campbell è anche tenuto sotto controllo per bancarotta dal 2010.

Secondo Carlton Williams del Dipartimento Licenze e Permessi non vi era alcuna evidente violazione relativa al crollo dell’edificio e Campbell aveva tutti i permessi necessari  per eseguire i lavori.

Il comune ha rilasciato un permesso di demolizione per l’edificio a quattro piani il 1 febbraio. Gli archivi mostrano che il proprietario dell’immobile STB Investments Corp., è una società legata all’uomo d’affari Richard Basciano, conosciuto in quanto proprietario di teatri a luci rosse a New York e a Philadelphia.

 

di Consolata Chiantelassa  (AG.RF 10.06.2013)

philadelphia crollo

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