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ANNA MARCHESINI DA FAZIO PER PARLARE DELLA SUA MALATTIA: “NON CAPISCO PERCHE’ SI STA IN VITA, MA CI STO”

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AG.RF.(MP).04.11.2014

“riverflash” – Anna Marchesini è tornata da Fabio Fazio come ospite della trasmissione “Che tempo fa’”, a circa un anno di distanza dalla sua ultima apparizione, per parlare della grave malattia che l’ha colpita da tempo e per presentare il suo libro sull’artrite reumatoide. La verve e la vena ironica sono le stesse di sempre e la brava attrice, ha parlato con molta serenità della patologia e della morte: “Non capisco perché si sta in vita, ma ci sto”, aggiungendo a testimonianza della sua grande volontà di vivere, di essere tornata in teatro dal  4 al 16 novembre al Piccolo Teatro Paolo Grassi di Milano, con uno spettacolo tratto da uno dei racconti del suo ultimo libro Moscerine) dopo cinque anni di assenza. Ed ha anche ironizzato sul fatto di essere stata invitata il 2 novembre: “Nel caso, vorrei essere cremata…..”. Ma al di là delle battute, ella si è dimostrata assolutamente consapevole del difficile percorso della sua malattia e lo sta affrontando con grande coraggio e a tale proposito ha spiegato: “sono circa trecentomila, in Italia, le persone colpite da artrite reumatoide”e nel suo libro intitolato “Moscerine”, presentato appunto in occasione dell’incontro con Fazio, ha voluto portare a conoscenza del grande pubblico, i contorni di una condizione molto poco conosciuta. L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune e non è ancora chiaro quale sia il fattore che, come spiegano all’Anmar,l’Associazione nazionale malati reumatici,”danneggia i meccanismi della risposta immunitaria normalmente utilizzati per difendersi da eventuali agenti esterni portandoli, invece, ad aggredire i componenti dell’organismo stesso”. Si tratta di un’infiammazione dolorosa che colpisce prevalentemente, in modo simmetrico, le articolazioni delle mani, dei polsi, dei gomiti e delle ginocchia. Un elemento caratteristico è la rigidità mattutina che si protrae per oltre un’ora dopo il risveglio. L’infiammazione inoltre, porta ad una difficoltà nei movimenti, anche i più piccoli, e ad una deformazione visibile delle mani. tale da far diventare impossibile anche girare una chiave, allacciare i bottoni, guidare la macchina o usare anche i mezzi di trasporto. La terapia ( a base di antinfiammatori, analgesici, cortisonici e ultimamente ache farmaci biologici) si sviluppa su due fronti: contrastare il dolore e impedire la progressione delle lesioni articolari.

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