di Stefano Celestri (AG.RF 21.09.2014) ore 19:36
(riverflash) – Tutto in un quarto d’ora anche meno. La Roma doma il Cagliari del vecchio maestro Zeman e aggancia la Juventus in vetta alla classifica. Le due squadre italiane di Champions League sembrano una spanna sopra alle altre, facendo forse eccezione per le milanesi, soprattutto l’Inter. Rudi Garcia ha potuto permettersi il lusso di concedere un turno di riposo a Totti e Pjanic in vista dell’impegno di mercoledì 24 settembre con il Parma al Tardini. Al loro posto gente di livello internazionale come Destro e Seydou Keita. In difesa, assenti Castan e Astori, nuova coppia centrale formata da Astori e Yanga-Mbiwa. Un caloroso applauso della Curva Sud quando l’altoparlante ha pronunciato il nome di Zeman prima del match. Il tecnico boemo ha accettato la scommessa di plasmare un Cagliari rinnovato, senza Astori, Nené e Pinilla. In porta Cragno, classe 1994 proveniente dal Brescia, in difesa il lungo Ceppitelli, arrivato dal Bari, a centrocampo João Pedro, brasiliano di 22 anni che ha cambiato 6 squadre in 4 anni, e in attacco Diego Farias, in cerca di riscatto dopo una stagione sotto tono al Sassuolo. La dirigenza del nuovo Cagliari non aveva soldi da spendere sul mercato e ha puntato sulla capacità di Zeman per inventare un miracolo di squadra.
Stessa partenza a razzo della Roma, come aveva fatto in Champions League con il CSKA Mosca mercoledì scorso. Al 4’ Gervinho va quasi sul fondo a sinistra e tocca al centro per Destro che conclude debolmente tra le mani di Cragno. Al 10’ Florenzi dalla destra fa partire un rasoterra che taglia l’area sarda e trova Destro pronto a insaccare di prima intenzione. Al 13’ Gervinho controlla un pallone in area, si gira ma Ceppitelli gli ribatte il pallone, che arriva a Florenzi che scarica in rete. L’esterno romanista poi sale in tribuna Monte Mario per abbracciare la nonna, per la prima volta allo stadio. Florenzi è romano di Acilia, zona sud ovest della capitale, e la sua famiglia era in tribuna. Un gesto affettuoso che gli è costata l’ammonizione.
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