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AL-SHABAB: ECCO CHI E’ LA CELLULA DI AL QUAEDA CHE HA PORTATO IL TERRORE A NAIROBI

FT AG RF 24.09.2013ter

NAIROBI (RIVER FLASH)- All’indomani della strage di Nairobi gli occhi sono puntati sugli al-Shabab e su chi sia veramente questo gruppo terroristico. Non si sa quanti uomini siano entrati sabato mattina, vestiti di nero e armati, dalla porta principale del centro commerciale Westgate. Si sa che hanno seminato il terrore con spari e bombe, hanno ucciso 68 persone e ne hanno ferite altre 200. Si sa anche chi è stato, perché poche ore dopo l’attacco un tweet ha confermato i sospetti: l’attentato è opera dell’organizzazione terroristica Al-Shabab.

In italiano “i Giovani”, è un gruppo insurrezionale islamista attivo in Somalia. La sua costituzione è avvenuta a seguito della sconfitta dell’Unione delle Corti Islamiche (UCI) ad opera del Governo Federale di Transizione (GFT) e dei suoi sostenitori, in primo luogo i militari dell’Etiopia, durante la guerra in Somalia. È la cellula somala di Al Quaeda formalmente riconosciuta nel 2012.  Obiettivo del gruppo, che controlla vaste zone del Paese, è combattere contro il governo di Mogadiscio per creare un Stato all’interno della Somalia dove sia imposta la sharia. Dal 2008 il Dipartimento di Stato americano lo annovera tra le organizzazioni terroristiche. Il leader degli al-Shabab è Ahmed Abdi Godane il cui nome di battaglia è Mokhtar Abu Zubeir ed annovera tra i 7000 ed i 9000 affiliati.

Nell’ottobre del 2011 viene inferto agli al-Shabaab un duro colpo grazie all’ingresso delle truppe del Kenya nel Paese accanto ai caschi blu dell’Unione Africana e alle forze governative. È stato l’intervento dell’esercito keniota nella ventennale guerra civile somala ad accendere l’ira del gruppo, come spiega Tom Maliti, analista politico: “Al-Shabab a partire dall’Ottobre 2011 ha fatto sapere di non volere la presenza dei militari kenioti in Somalia. Ha subito minacciato di combattere il Kenya sul suo territorio.”

Violento e vendicativo, al-Shabab ha un conto aperto con il Kenya accusato di non aver ascoltato le sue minacce. La strage di Nairobi è stata rivendicata e così motivata: “L’attacco al Westgate Mall è soltanto una piccolissima parte di quello che i musulmani somali hanno sofferto per mano degli invasori del Kenya.”

 

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