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ADDIO A PRINCE, RE DEL POP

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AG.RF.(MP).22.04.2016

“riverflash” – Se ne va un’altra icona della musica, il re del pop, Prince, 57 anni, trovato morto in uno degli ascensori di Chanhassen, dove si trovano gli studios in cui il cantante stava registrando. Non si conoscono ancora le cause della morte ma è stato riferito che il cantante, alcune ore prima della crisi fatale, era stato visitato dai medici e trattato per un’ overdose di oppiacei. Lo scorso 15 aprile, il suo jet privato era stato costretto a un atterraggio d’emergenza in Illinois,  ma il giorno dopo la star aveva tenuto regolarmente un concerto, assicurando i fans che era tutto ok, anche se ne erano stati annullati un paio “a causa di un’influenza”. Immediato l’omaggio del presidente Barack Obama che ha parlato di Prince come di “un icona creativa, un esecutore che elettrizzava”.  Era nato a Minneapolis il 7 giugno 1958 da una famiglia di jazzisti, Prince (nome all’anagrafe Prince Roger Nelson) Cantante, musicista, attore, regista e produttore, dalla fine degli anni, provocatore irriverente, ha venduto oltre 100 mln di album di musica ad iniziare dal famosissimo Purple rain, Around the world in a day, Sign O’ the times, Lovesexy. Il suo linguaggio musicale, a metà tra funk (James Brown), soul, rock, psichedelia (specie quella dei Beatles) e pop, ha cambiato per sempre la storia della musica, inventando una formula musicale che ha fuso le radici della black music con quelle della musica rock . Famoso per il suoi live trasgressivi, trascinanti e altamente spettacolari, Prince è stato definito in America “la risposta demoniaca a Michael Jackson”. Nelle sue canzoni ha parlato di sesso e libertà, ma anche di ribellione, che lo hanno reso un personaggio inarrivabile e profetico, megalomane e anarchico, capace di creare attorno a sé un’atmosfera carica di mistero e di eros liberatorio. Nella sua carriera musicale, non sono state tutte rose e fiori: si sono alternati infatti, momenti di successo e cadute anche perché era un personaggio incapace di accettare compromessi. E’ stato anche protagonista di una lunga battaglia con le major discografiche (la Warner, nel suo caso, con la quale aveva firmato un contratto da 100 milioni di dollari) per rivendicare la sua libertà di scelta artistica. Nel mezzo della sua lunga disputa legale,  Prince cambiò più volte il suo nome (The Symbol, The Artist, The Artist formerly known as Prince ovvero Tafkap: per un periodo si è presentato con la scritta ‘slave’ sulla faccia) senza mai smettere di produrre musica. Inoltre, è stato anche uno dei primi a veicolare i suoi dischi attraverso internet. Nel 1985 creò l’etichetta Paisley Park ed è stato uno dei primi a vendere la sua musica online, fino a decidere, però, nel luglio del 2015, di togliere tutte le sue canzoni da piattaforme popolari come Spotify e Apple Music, restando solo su Tidal, lanciata dal musicista e produttore Jay Z. La sua grande passione per la musica è fino troppo nota: ha sempre composto, arrangiato e suonato tutte le musiche dei suoi dischi, spesso passando da uno strumento all’altro. Ha pubblicato centinaia di canzoni, scrivendo anche successi prestati ad altri come Manic monday delle Bangles e, soprattutto, Nothing compares to you, che ha regalatola fama mondiale a Sinead O’Connor. La leggenda racconta che, pur avendo collezionato un gran numero di dischi doppi e tripli, ci sia ancora  nel cassetto un immenso archivio di canzoni mai pubblicate. Memorabili i suoi concerti a sorpresa nei locali dopo gli show ufficiali. E anche la sua vita sentimentale non è stata da meno: dopo Vanity, Apollonia, Kim Basinger, Sheena Easton, Mayte Garcia (da cui ha avuto un figlio nel 1996: ma il piccolo morì pochi giorni dopo), Prince aveva sposato l’italo canadese Manuela Testotini, ma due anni fa era arrivato il divorzio. Nella sua florida attività, era entrato anche il cinema, con risultati alterni. Tutto il mondo della musica lo ricorderà per le sue straordinarie doti.

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