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ADDIO A DAVIDE VANNONI IDEATORE DEL METODO STAMINA

AG.RF.(redazione).11.12.2019

“riverflash” – Era stato condannato per il metodo stamina: Davide Vannoni, è morto ieri a 53 anni, a Torino, a causa di un’infezione fulminante . Vannoni portò in Italia il suo metodo, mai riconosciuto nella nostra nazione dalla comunità scientifica che prometteva di curare le malattie neurodegenerative con le cellule staminali. Laureato in Scienze politiche, nel 2007 sperimentò personalmente una terapia in Ucraina, e, convinto di averne ricevuto dei benefici, la importò in Italia. Il suo metodo fondava sul fatto che le cellule staminali fossero in grado d curare diverse malattie, specie quelle neurodegenerative. Anche se dalla Comunità Scientifica tale metodo non era affatto ritenuto efficaceMa nessun trial clinico accettato dalla comunità scientifica internazionale ha mai riconosciuto l’effettiva efficacia del metodo. Egli aveva fondato nel 2009, la Stamina Fundation  “per sostenere la ricerca sul trapianto di cellule staminali mesenchimali e diffondere in Italia la cultura della medicina rigenerativa”, ottenne inizialmente il parere favorevole di Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e Regione Lombardia come “cura compassionevole” e gratuita da somministrare presso una struttura pubblica, gli Ospedali Civili di Brescia. L’anno successivo la Procura della Repubblica di Torino aprì un’inchiesta sulla Stamina Foundation. Da lì nacque un braccio di ferro che andava avanti da diversi anni perché da una parte la procura di Torino accusava Vannoni di truffare i pazienti, dall’altro alcune istituzioni che invece gli confermavano fiducia. Nel maggio del 2012 la stessa Aifa chiuse il laboratorio degli Spedali Civili di Brescia per mancanza di autorizzazioni e rischi per la sicurezza dei pazienti. Due mesi dopo tale decisione fu impugnata da Stamina Fundation e sempre nel 2012, il tribunale di Venezia impose agli Spedali di Brescia di continuare le cure e 30 famiglie ottennero la possibilità per via giudiziaria di andare avanti con il metodo. Nel marzo 2013 il ‘decreto Balduzzi’ intervenne prevedendo la prosecuzione del trattamento per chi era già in cura e la sperimentazione sul metodo con le regole dei trapianti. Ma nel novembre 2014 Vannoni, rinviato a giudizio con altre 11 persone nel per truffa e associazione per delinquere, patteggiò una pena a un anno e dieci mesi, con la condizionale, impegnandosi a rinunciare a qualsiasi iniziativa che gli permettesse di proseguire l’applicazione della controversa terapia. Tuttavia nel luglio del 2016 si scoprì che alcune famiglie di malati stavano proseguendo il trattamento Stamina a Tbilisi, in Georgia. Attualmente Vannoni era in attesa di giudizio per il processo Stamina bis.

Fonte: Sky Tg24

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