Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

AD UN ANNO DAL SUO GIURAMENTO, RENZI PUNTA SULLA SCUOLA PER CAMBIARE L’ITALIA

131121150-8d7b8a3f-f253-4dbc-a874-7c1a2d1c6954

AG.RF.(MP).23.02.2015

 “riverflash”  – Cambiare l’Italia partendo dalla riforma della scuola. E’ questo il prossimo obiettivo di Matteo Renzi che lancia la riforma Giannini. Ad un anno dal suo incarico, il premier ha voluto annunciare la sua intenzione di celebrare il suo “anniversario” di governo con un’iniziativa, chiamata: “La scuola che cambia l’Italia” e a tale proposito, la prossima settimana, porterà in Consiglio dei ministri il decreto e il disegno di legge che compongono la riforma. “L’Italia ripartirà da qui – ha affermato Renzi – e subito dopo mi dedicherò alla riforma della Rai, che deve cambiare perché non può essere disciplinata dalla legge Gasparri”. L’affermazione ha scatenato la veemente reazione del diretto interessato che su twitter, non ci è andato leggero, definendo “imbecille”, il presidente del Consiglio. Ma quali sono i punti principali della riforma della scuola? Innanzitutto l’assunzione per 150mila precari (presi dalle graduatorie entro settembre 2015)  e l’integrazione linguistica e culturale degli studenti figli di migranti, come già anticipato dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Inoltre le assunzioni avverranno tramite concorso, così come annunciato dal ministro Giannini che ha spiegato che il governo ha presentato un progetto educativo che ha come cardine importante un piano di assunzioni straordinario e la previsione di tornare ad assumere soltanto tramite concorso pubblico. Per troppo tempo ci siamo rassegnati alle graduatorie e la stessa cosa è avvenuta per la carriera delle insegnanti, che da sogno impossibile sta per diventare realtà praticabile”. La riforma prevede anche un consistente intervento che riguarda l’edilizia scolastica, per la quale sono previsti 3,5 miliardi e che ha visto l’inizio di molti lavori già a luglio dello scorso anno. Le risorse verranno utilizzate per attuare 21mila interventi: dalla costruzione di nuovi edifici, alla sicurezza, alla manutenzione e al decoro, passando attraverso il finanziamento di progetti e tutto ciò dovrebbe avvenire nei primi 6 mesi del 2015. Tuttavia Renzi, durante il suo annuncio, è stato fortemente contestato dai precari che l’hanno accusato di non averli ascoltati, ma la riforma va avanti al di là delle critiche.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*