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ACQUA DEL RUBINETTO PIU’ CONTAMINATA RISPETTO A QUELLA IN BOTTIGLIA?

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AG.RF.(MP).28.05.2014

“riverflash” – Meglio l’acqua del rubinetto o quella in bottiglia? “In merito all’acqua che esce dal rubinetto, occorrerebbe maggiore prevenzione e informazione sui rischi della contaminazione da microrganismi fecali”, ha dichiarato  Marco Guida, del Dipartimento di biologia dell’Università Federico II di Napoli, coordinatore nel 2010 di una ricerca che aveva evidenziato questo tipo di problema nel 24,83% dei campioni analizzati. Da cosa può dipendere tutto ciò? “Probabilmente, da una scarsa manutenzione delle emergenze domestiche o serbatoi di accumulo in concomitanza di una presenza limitata, se non nulla, di cloro in residuo libero.  La ricerca ha messo a confronto la qualità microbiologica dell’acqua che esce dal rubinetto di casa di 50 città italiane in 17 Regioni e quella delle minerali imbottigliate in Pet di 24 differenti marche. Nel 2010 il 25% dei primi campioni aveva una contaminazione da microrganismi di origine fecale, un rischio dovuto alla cattiva manutenzione del rubinetto di casa, dell’impianto condominiale o una scarsa pulizia dei filtri usati per abbattere la durezza”. L’acqua minerale imbottigliata e’ risultata priva di contaminazione. Tra i microrganismi evidenziati dai controlli sono stati trovati per il 5,56% E. Coli, 18,52% coliformi totali, 2% Pseudomonas, 15,09% Aeromonas e 11,11% Enterococco fecale. “Nei tubi di casa si può formare un biofilm batterico – ha spiegato Guida – che non può esserci nelle condotte cittadine. E’ nell’ultimo tratto, dalla condotta alla rete del condominio fino a lavandino, che questo biofilm è pericoloso perché non c’e’ la pressione presente nelle condotte”. Cosa fare allora per prevenire questo rischio microbiologico? Occorre pulire con attenzione il rompi getto del rubinetto e con frequenza aprire l’acqua calda almeno a 55 gradi, in modo da eliminare, ad esempio, la legionellae  se si vuole riempire una caraffa, meglio far scorrere abbondantemente prima di riempirla”. Secondo l’esperto, è difficile indicare quale sia l’acqua più sicura tra gli acquedotti pubblici e l’acqua in bottiglia, ma è evidente che quest’ultima e sicuramente molto ben controllata e i produttori non hanno alcun interesse nel venir meno a controlli e analisi perché il danno derivante, sarebbe veramente enorme. Tuttavia però, le città di Roma e Napoli, “vantano” il primato della “sicurezza” dell’acqua che esce dal rubinetto, visti i severi controlli da parte delle amministrazioni e delle Asl.

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