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A MILANO LA 1ª EDIZIONE DI «TOURISMFORSPORT», FORUM SUL TURISMO SPORTIVO

AG.RF  03.11.2013

(riverflash) – Esperti, docenti, autorità politiche nazionali e internazionali hanno partecipato alla prima edizione di “Tourismforsport”, Forum sul Turismo Sportivo ospitato dall’Idroscalo di Milano. Relatori chiamati a definire un quadro dell’attuale situazione del Turismo Sportivo, con uno sguardo al futuro e alle importanti ricadute economiche che da questo settore potranno arrivare. Numerosi gli interventi di rilievo che si sono succeduti durante le due giornate del Convegno, un unico comune denominatore: la necessità di investire nel Turismo Sportivo per uscire dalla Crisi.

I lavori sono stati aperti da Cristina Stancari, Assessore allo Sport della Provincia di Milano e “padrona di casa”, che è entrata subito nel vivo del tema affrontando la situazione di Milano anche in vista della EXPO, presentando gli eventi sportivi che ci saranno in quel periodo, e sottolineando il fatto che una grande città come Milano debba puntare molto di più anche sullo sport, non solo professionistico e non solo legato al pallone, per promuoversi, anche legato agli aspetti culturali e storici.

L’Assessore ha auspicato che i lavori del convegno possano portare “a delle proposte progettuali concrete e realizzabili da subito per utilizzare anche la leva del Turismo Sportivo per uscire dalla crisi e per la crescita”.

Il Ministro della Cultura e del Turismo Massimo Bray nel suo saluto ha sottolineato che “è necessario studiare e capire il positivo fenomeno del turismo sportivo. Si tratta dell’unica realtà dell’intero settore turistico nazionale che negli ultimi anni non solo non ha avuto flessioni, bensì ha conosciuto una crescita significativa, pur in assenza di una cultura consolidata e diffusa nel marketing turistico sportivo. Ciò è sintomo di un forte potenziale ancora inespresso al quale il sistema turistico deve guardare preparandosi per tempo, adeguando le proprie infrastrutture e intercettando flussi sempre più ingenti sul mercato internazionale.

Il vostro lavoro ha il merito di porre all’attenzione del pubblico dati e cifre finora poco noti, incoraggiando gli operatori a credere di più in questa realtà in espansione.”

The President of Italian Olympic Committe, Mr.  Giovanni Malagò, nel suo messaggio ha detto ”da quando ho assunto la Presidenza ho sottolineato che lo sport è la vera spinta  per la crescita economica italiana. Il PIL direttamente collegato allo sport, secondo il libro Bianco con i dati del 2011, è pari al 1,6% della ricchezza prodotta, ma il valore della produzione, direttamente o indirettamente legata allo sport ammonta a 53,2 miliardi di Euro raddoppiando di fatto tale percentuale. L’approfondimento legato al tema del Turismo Sportivo  è fondamentale per cogliere i punti di forza del sistema e una analisi razionale del mercato è un punto di partenza essenziale insieme con lo screening delle offerte esistenti”.

Entrando nel vivo la prima giornata del Convegno si è aperta con l’analisi dei flussi turistici internazionali legati agli eventi sportivi. Sono stati portati all’attenzione del pubblico alcuni importanti casi studio, a partire da quello della Turchia. «Nel 2012 sono arrivati in Turchia 30 milioni di turisti da tutto il mondo – ha detto il Console generale di Turchia, Aylin Sekizkok – Una tendenza che puntiamo a rafforzare nel futuro per portare la Turchia a migliorare la sesta posizione nella classifica dei Paesi del turismo  mondiale e arrivare entro il 2023 a 50 milioni di turisti. In questo senso il turismo sportivo, che già ha molto aiutato nella crescita attraverso la promozione di un’immagine nuova del Paese, continua ad essere uno dei pilastri degli investimenti. Ancora non sappiamo se ci candideremo alle Olimpiadi del 2024, dipenderà molto anche dai competitors».

Maria Ester de Almeida, responsabile commerciale del Consolato generale del Brasile, ha incentrato il suo intervento sugli importanti investimenti nello Sport che stanno accompagnando la crescita del suo Paese. Il Brasile nei prossimi anni è pronto a ricevere milioni di visitatori grazie a manifestazioni come Mondiali di Calcio e Olimpiadi del 2016. In questo senso la Confederation CUP è stato il banco di prova sul quale si sono testati i flussi turistici.

“Lo sport, ed il turismo sportivo, stanno contribuendo in maniera importante ad offrire una immagine diversa del Brasile e a creare dei trend che il Paese deve cavalcare anche nei prossimi anni organizzando altri eventi per stimolare il turismo sportivo interno non legato esclusivamente al calcio”.

Giorgio Kudinov, Sports Advisor del Consolato russo a Milano, ha analizzato il caso della Russia, Paese che ospiterà le prossime Olimpiadi Invernali, a Sochi, il Gran Premio di Formula 1 sempre a Sochi e i Mondiali di Calcio del 2018, mentre quest’anno ha ospitato le Universiadi.

In particolare ha sottolineato come il governo russo stia puntando sugli eventi sportivi per attrarre un sempre maggior numero di turisti: è in questa direzione che per le Olimpiadi di Sochi è stata fatta una legge apposita che agevola i visti di ingresso per chi partecipa, lavora o assiste all’evento.

Sulle importanti ricadute economiche che un Grande Evento Sportivo può creare, si è soffermato anche il professor John Genzale, della Colombia University, uno dei maggiori esperti di Turismo Sportivo.

Dopo aver esaminato i flussi turistico sportivi interni agli Stati Uniti che rappresentano poco più del 10% del turismo americano complessivo pari a 575 US Billion, Genzale ha portato l’esempio della Maratona di New York: «In pochi si ricordano chi l’ha vinta, ma ogni anno fa notizia il numero sempre crescente di persone che vogliono parteciparvi: oggi siamo a 45mila».

Nella maggior parte dei casi si tratta di atleti-turisti che soggiornano nella Grande Mela diversi giorni, spesso accompagnati da moglie e figli. In questo modo la Maratona di New York riesce a creare un movimento economico di 350 milioni di dollari. Il turismo sportivo è un fenomeno che attira sempre maggiori attenzioni da parte degli analisti. Da qui l’importanza di studiarlo in maniera organica e scientifica.

Alexandra Neves della Università di Maia – Porto (Portogallo) è la Vice Presidente del primo Master Europeo  in Turismo Sportivo, organizzato in collaborazione con università di altri cinque Paesi Europei con il coordinamento dell’Università di Lille, da quest’anno collegati alla Canisius University di Buffalo, Stati Uniti.

Ha presentato il corso di due anni, le materie che lo compongono, ma soprattutto ha spiegato le ragioni per le quali questo corso è iniziato. La motivazione è la sempre crescente attenzione al tema che però ancora si scontra con un vuoto informativo, legislativo e di programmazione nonostante i numeri che muove in termini economici.

Magda Antonioli, dell’Università Bocconi di Milano, si è concentrata sul marketing turistico sportivo e sulla necessità di fare sistema per la promozione di una venue turistico sportiva, sottolineando il fatto che questa è l’unica maniera per poter costruire e promuovere una località. Deve esserci una totale veduta di intenti ed una sinergia completa tra pubblico e privato.

In occasione della prima giornata, importanti le testimonianze Sergio Monti, Sistema Paese del Ministero Affari Esteri, di Gianni Merlo, presidente dell’Aips, l’Associazione Internazionale della Stampa Sportiva e di Filippo Grassia.

Il dibattito moderato da Gianfranco Coppola di Unione Stampa Sportiva Italiana, che ha portato anche molta della sua esperienza “sul campo” toccata con mano in qualità di giornalista sportivo, è stato arricchito dalla partecipazione ai lavori dei componenti del Comitato Esecutivo della Unione Stampa Sportiva Europea (Ueps-Aips Europa), rappresentanti di 15 Nazioni Europee.

La seconda giornata del Convegno, come da programma, si è aperta con i saluti dell’Assessore allo Sport ed alle politiche Giovanili della Regione Lombardia Antonio Rossi, che ha illustrato la situazione della Regione ponendo l’accento sulla necessità di avere un quadro esatto del fenomeno per poter orientare le politiche e gli investimenti del futuro, soprattutto con il rinnovo degli impianti. Ha ricordato come una buona parte della Regione Lombardia abbia una economia legata allo sport riferendosi all’area delle valli e delle montagne, ma ha anche detto che la Regione in quelle aree sta investendo ristrutturando tutti i rifugi alpini in modo che possano essere maggiormente utilizzati per il trekking anche da amatori e famiglie.

Il Presidente regionale del Coni Lombardia, Pierluigi Marzorati, una vita nel Mondo dello Sport, ha parlato della sua esperienza e di come abbia visto piccole grandi località trarre benefici da eventi sportivi piccoli e grandi noti e non al grande pubblico.

Il Generale Antonio Pennino, Comandante Militare Esercito “Lombardia”, ha sottolineato l’importanza dei Gruppi Sportivi Militari per la crescita dello Sport in Italia che, anche grazie all’Esercito, può oggi contare su atleti di caratura internazionale. Il Generale si è inoltre soffermato sulla sempre più crescente voglia di sinergia con enti ed istituzioni, anche relativamente all’apertura degli spazi militari per mostre ed eventi, anche sportivi, capaci di attirare numerosi visitatori.

Inoltre l’Esercito, come le altre Forze Armate, sono sempre presenti a supporto della realizzazione degli eventi.

Per l’amministratore delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta, il nostro Paese gode innanzitutto di un clima favorevole e risorse naturali che andrebbero sfruttate al meglio, perché “l’Italia è un immenso impianto sportivo naturale”.

C’è un patrimonio di tradizione sportiva e impianti, una crescente qualità professionale che, pur in un periodo di crisi, lascia intravvedere margini di sviluppo per un discorso legato allo sport ed alla valorizzazione del territorio, con il Coni in prima linea in questo processo. «Spendere in impiantistica sportiva non è un costo, è un investimento per il futuro» ha detto Miglietta.

Sull’interessante tema “Le strade dello sport” è intervenuta la responsabile pianificazione territoriale ANAS Ilaria Coppa, che ha sottolineato come sui sentieri dell’Italia puntualmente si ritrovano numerosi sportivi, appassionati e agonisti. «Le strade statali costituiscono contemporaneamente percorsi per la  fruizione turistica ma anche luogo ove si pratica sport. Molti sono gli eventi sportivi  che si volgono sulle strade statali italiane ed alcuni sono anche di importanza internazionale come ad esempio: il Giro d’Italia, la storica Mille Miglia». E bisogna quindi sottolineare l’insieme degli attori del Turismo Sportivo perché senza strade adatte e in regola molti eventi non si potrebbero realizzare.

Il rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Aurelio Tommasetti, ha evidenziato il ruolo degli Atenei, che sono motore per lo sviluppo della cultura ma possono esserlo anche per eventi sportivi, come ad esempio le Universiadi, che possono avere importanti ricadute economiche sul territorio. Ha ricordato come l’Università di Salerno sia all’avanguardia visto che è dotata di un campus con alloggi per gli studenti ed anche impianti sportivi come, campo di calcio, piscina, tennis, palestre, ecc e per questo ospiterà i Campionati Italiani Universitari.

Il rettore, che si è insediato solo in questi giorni, ha comunque sottolineato come il fenomeno del Turismo Sportivo sia alla sua attenzione e che l’ateneo proporrà a breve corsi in tale materia.

Promuovere il turismo ed il Turismo Sportivo attraverso la formazione è stato il tema affrontato nella relazione di Susanna Mensitieri dell’Università Luiss di Roma che ha indicato come i Master, o comunque i corsi post laurea siano particolarmente utili ed indicati a creare dei professionisti di settore perché questi alla teoria abbinano anche la pratica. Nello specifico settore del Turismo Sportivo ancora poco o nulla si è fatto e quindi convegni come questi sono utili da un lato a mettere sul tappeto il tema, ma dall’altro anche a proporre soluzioni come quelle che stanno venendo fuori dalle varie relazioni.

Antonio Barreca, Direttore Generale Federturismo Confindustria, ha sottolineato come sia necessario un cambio di mentalità nell’affrontare i nuovi flussi turistici e le esigenze dei nuovi turisti. La località deve venire incontro ai desideri  del turista che sempre più cerca una venue capace di soddisfare le sue esigenze, come quella di fare sport in vacanza.

In questo senso anche le strutture debbono adeguarsi ed aggiornarsi per poter “sfruttare” il fenomeno che da  la grande chance di destagionalizzare perché, come indicato nelle premesse, il Turismo Sportivo è maggiore nei mesi di maggio, giugno, ottobre, novembre se si esclude quello legato agli sport invernali per ovvii motivi.

Sergio Arienzo, Presidente Turismo Confindustria Latina, organizzatore della prima Fiera del Turismo Sportivo, ha illustrato l’evento recentemente tenutosi a Latina: un’iniziativa che ha ottenuto un importante successo di pubblico, a testimoniare l’attenzione e la curiosità che il turismo sportivo suscita tra la gente e gli operatori del settore.

 

Nuove forme di aggregazione e competitività anche nei prezzi, una burocrazia più snella e una collaborazione pubblico privato semplificata.  È quanto ha chiesto Stefano Fiori, Ceo del Gruppo Univers.

Il presidente del Comitato Paralimpico Lombardia Pierangelo Santelli ha evidenziato che anche i disabili hanno sempre più voglia di sport e quindi di turismo legato allo sport ed ha ricordato i risultati mediatici delle Paralimpiadi di Londra.

Però ha detto con chiarezza che , nonostante i passi avanti compiuti, molti impianti sportivi, anche recenti o ristrutturati continuino a essere inadeguati per i disabili, così come anche moltissime strutture ricettive.

E quindi ben venga la proposta di creare dei siti qualificati anche per il Turismo Sportivo dei disabili, ma questi devono essere passati al vaglio direttamente da chi poi li utilizza perché molte volte i progetti non corrispondono alle esigenze, ad esempio, di chi è in carrozzina.

Carlo Palmieri, amministratore delegato della Pianoforte Holding, società che gestisce i marchi Carpisa, Jaked e Yamamay, ha portato il punto di vista di quelle aziende che decidono di investire affiancando il loro brand allo sport.  Nel caso di Carpisa, poi, l’abbinamento è particolarmente azzeccato dato che si tratta di un’azienda che produce beni, valige e borse, per il leasure ed i viaggi.

Palmieri ha aggiunto anche un’annotazione curiosa chiedendo a tutti quanti di verificare, viaggiando, quanti con orgoglio portano borse, zaini, trolley con il logo della squadra, del team o dell’associazione sportiva di cui fanno parte.

 

Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris   ha evidenziato come grazie ai Grandi Eventi Sportivi –peraltro finanziati con denaro proveniente da fondi europei e destinati unicamente alla promozione– il Comune partenopeo abbia rilanciato l’immagine della città: dalle due tappe delle World Series di America’s Cup di Vela, alla partenza con circuito cittadino del Giro d’Italia, alla Coppa Davis di tennis.

Napoli ha ottenuto attraverso lo sport molteplici obiettivi:

  • Ricostruire l’immagine della città a livello mondiale
  • Restituire oltre 4 km di territorio ai cittadini pedonalizzando lungomare Caracciolo ora invasa da pedoni, ciclisti, amanti della corsa, ma anche da locali all’aperto e da famiglie
  • Creare una coscienza sportiva che vada oltre al calcio
  • Incrementare i flussi turistici in città. Infatti Napoli, insieme a Torino, è l’unica città italiana in controtendenza rispetto alle flessioni generalizzate di presenze

Avere una ricaduta economica sul territorio che è di circa tre volte l’investimento, senza contare i risultati di immagine permanenti allungo termine.

De Magistris, poi, ha dichiarato che «La città candidata delle Olimpiadi del 2024 dovrebbe essere Roma in quanto capitale e Napoli potrebbe mettere a disposizione dei Giochi il suo bellissimo lungomare e l’intero Golfo per vela, canotaggio e altri sport acquatici».

TOURISMFORSPORTConferenza-stampa-Tourism-for-Sport-con-giornalista

Fonte: http://tourismforsport.it

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