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8 SETTEMBRE SCIOPERO AD OLTRANZA PERSONALE SERVIZI CUP: ULTIMATUM A ZINGARETTI

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AG.RF.(MP).27.08.2015

“riverflash” – Scatterà il prossimo 8 settembre, lo sciopero ad oltranza del personale dei servizi, per l’accesso alle prestazioni sanitarie ambulatoriali nelle ASL e negli Ospedali pubblici del Lazio. Gli operatori, chiedono a Zingaretti e Cantone, attraverso una petizione, l’annullamento della gara d’appalto per i Cup delle Asl e delle AO della Regione. Oltre 2000 operatori delle ditte esterne dei servizi CUP delle ASL e delle Aziende ospedaliere, si sono costituiti in comitato spontaneo e, tra le iniziative della loro mobilitazione, preannunciano dal prossimo 8 settembre la sospensione ad oltranza delle attività amministrative di sportello al pubblico, con il blocco di accettazione, pagamento del ticket, prenotazione, segreteria e ritiro referti delle prestazioni sanitarie ambulatoriali. Il motivo della protesta, scaturisce dal fatto che il bando della Regione Lazio, che scade il prossimo 21 settembre, con la previsione dei tagli al servizio, rappresenta una minaccia concreta al posto di lavoro, non tutela i lavoratori che vi operano da quasi 20 anni e rischia di provocare il caos organizzativo nell’accesso degli utenti alle prestazioni sanitarie ambulatoriali in gran parte della Regione. Nella gara precedente, annullata e sotto indagine, c’è stato il tentativo di mafia capitale di accaparrarsi parte dei servizi con il favore di funzionari regionali. Ora i soggetti in questione, ritengono di essere oggetto di una grave ingiustizia. Per questo motivo, è stata lanciata una petizione al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e a Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac), con la richiesta di di annullare la gara per la gestione dei Centri Unici di Prenotazione CUP delle prestazioni sanitarie delle Asl e delle Aziende Ospedaliere del Lazio e la sua revisione con l’inserimento di clausole sociali a tutela dei lavoratori. Il Comitato Lavoratori Cup Lazio ha denunciato: “Il taglio indiscriminato di oltre 300 posti di lavoro che significa per l’utenza file ed attese più lunghe, con inevitabile difficoltà di accesso ai servizi della sanità pubblica della Regione; l’assenza di tutele sufficienti per i lavoratori occupati che rischiano di ripercuotersi anche sulla libera competizione delle imprese con logiche di massimo ribasso; l’inquinamento del bando istruito dagli stessi uffici in cui hanno operato, fino a pochi giorni fa, le persone tuttora indagate per l’infiltrazione di mafia capitale nella gara precedente. Per la loro battaglia inoltre, i lavoratori, chiedono anche la solidarietà degli cittadini e dei lavoratori della sanità a sostegno delle loro iniziative di lotta, a partire dalla firma della petizione nei luoghi di raccolta e su change.org.

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