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LA CHIUSURA DEL COCORICÒ DI RICCIONE: 4 mesi di stop per cambiare le cose

cocooc-bellodi Francesca Romana D’Andrea (AG.RF 04.08.2015) ore 17:53

(riverflash) – Con tutto il dispiacere che può portare la notizia della morte di un giovane ragazzo per colpa della droga, appare ingiusta, secondo molti, la scelta di chiudere per quattro mesi il Cocoricò, celebre locale di Riccione.

La decisione finale è spettata al questore di Rimini Maurizio Improta, che ha scelto di applicare l’articolo 100 del Tulps (Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) che recita: “Oltre i casi indicati dalla legge, il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.

Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata”.

Già nel 2013 in seguito allo stupro avvenuto nei confronti di una ventenne e al continuo spaccio di stupefacenti, la Piramide srl, società di gestione del locale, subì il ritiro della licenza e fu impossibilitata ad organizzare serate anche in altri locali.

Ad oggi, gli habituè del Cocoricò alle domande dei giornalisti hanno risposto che niente li fermerà e che se non possono continuare a divertirsi nel loro locale preferito, ne troveranno un altro.

Il disaccordo di massa parte da queste affermazioni, sono in molti a credere che il provvedimento non impedirà in alcun modo lo spaccio e l’abuso di stupefacenti, ovunque esso avvenga, né tantomeno la possibilità di evitare tragedie come quella che ha travolto il giovane di Città di Castello e la sua famiglia.cocori disco

Il dj Claudio Coccoluto ha dichiarato in più interviste che oltre alla popolarità mediatica della notizia, la realtà è che più di 200 persone hanno perso il lavoro, peggio ancora in piena stagione estiva.

Fabrizio De Meis, uno dei cinque soci, spiega che la società è composta da molti dipendenti perché organizza anche pacchetti viaggio per chi vuole soggiornare a Riccione, i locali di Ibiza stanno facendo il possibile per ospitare le serate precedentemente programmate per il mese di agosto, aggiunge inoltre che in Parlamento è ferma da tempo una proposta di legge che prevede l’istituzione di un Daspo per le discoteche.

Il sistema è uguale a quello attivo negli stadi di calcio. Chi commette reati all’interno di un locale notturno non può più tornarci. La proposta però è ferma da un anno alla Camera e forse è ora di riattivarla. Da parte della direzione era già partita la richiesta riguardante la possibilità di eseguire tamponi sulla saliva di chi entrava e usciva dal locale per individuare coloro che fanno uso di droghe ma attualmente si presenta anche un problema legato alla privacy che impedisce le perquisizioni a tappeto sugli avventori.

cocorico esternoLa piramide di Riccione chiude le sue porte, fra quattro mesi sarà sicuramente tutta un’altra storia.

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