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450MLN DI UTENTI VANNO IN CRISI PER IL BLACK OUT DI WHATSAPP

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AG.RF.(MP).23.02.2014. (ore 15.50)

“riverflash” – Si è trattato solo di 4 ore, ma sono state sufficienti a scatenare il “panico” tra i 450mln di “irriducibili” del web. Dunque nella giornata di ieri, Whatsapp, la famosissima applicazione di messaggeria gratuita, ha improvvisamente smesso di funzionare e il messaggio apparso : “Abbiamo un problema ai server, ritorneremo il prima possibile”, ha mandato letteralmente in tilt tutti coloro che, quotidianamente e costantemente, si servono dell’applicazione per comunicare con amici e parenti tramite i messaggi “istantanei”. Immediate sono state le polemiche e le supposizioni in merito al disservizio e molti hanno anche ipotizzato che si sia trattato di un attacco degli Hacker in segno di protesta, contro Zuckenberg che si è dunque “accaparrato” con questo nuovo acquisto, una buona parte di messaggi di tutto il mondo, visto che proprio il giorno prima, Facebook si era aggiudicata la società per 19 miliardi di dollari. Più facile pensare, come si legge in TeckCrunch, (sito statunitense che si occupa di tecnologia e informatica) che, in seguito all’acquisizione, sia stata avviata un’operazione di backup della piattaforma e che questa abbia comportato il blocco. D’altronde Whatsapp non è nuova a questo tipo di disservizio, anche perché la sua struttura è molto piccola ( a lavorare lì sono solo 32 tecnici in tutto) e inoltre potrebbe anche essere successo che nessuno dei circa 6mila impiegati di Facebook, pochi siano stati messi a lavorare sul potenziamento dell’applicazione. Insomma per oltre 4 ore, nessuno degli utenti “appassionati”, ha potuto scambiare messaggi, inviare link o foto con i propri conoscenti e amici e la cosa che più fa pensare è che l’interruzione del servizio, sebbene per poche ore, abbia scatenato un vero e proprio panico, soprattutto per i giovani…. Concetto questo rafforzato anche dagli scienziati americani che, proprio recentemente, hanno fatto un esperimento, privando un gruppo di giovani del telefonino, computer e Ipad per 1 mese e constatando che il gruppo preso in esame, ha evidenziato forti crisi di astinenza, simili  a quelle derivanti da droghe, alcol e fumo…Che dire? Siamo ormai tutti troppo dipendenti e condizionati dalla tecnologia…….mentre le nostre nonne continuano a difendere l’utilizzo della sempre “valida”, carta con la penna…..

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