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27 GENNAIO 2015: LA GIORNATA DELLA MEMORIA PER RICORDARE LE VITTIME DELL’OLOCAUSTO

862f0d84542551693a0ad5ae82d877efAG.RF.(MP).27.01.2015

“riverflash” – Sono passati 70 anni dal 27 gennaio 1945, quando l’esercito dell’Armata rossa entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia e oggi il mondo si ferma per ricordare le vittime dell’olocausto. “Quello che è accaduto ci riempie di grande vergogna, perché sono stati i tedeschi ad essersi resi colpevoli di tanto dolore: non dobbiamo dimenticare che i molti milioni di vittime sono una nostra colpa”. Sono state queste le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel, per ricordare la triste ricorrenza: “Abbiamo la responsabilità di comunicare quanto noto su quelle atrocità e di tenere viva la memoria”. Il Cremlino fa sapere che Vladimir Putin resterà in Russia e si recherà oggi al Museo Ebraico per evitare “imbarazzi e contestazioni” in Europa a causa della crisi ucraina. Il campo di concentramento di Auschwitz I, in Polonia, a pochi km da Cracovia, è il primo di tre lager sul posto concepiti dai nazisti per i prigionieri di guerra – il primo “carico” umano arrivò il 14 giugno del 1940 – e poi destinati a realizzare quella “soluzione finale della questione ebraica”, decisa nella famigerata conferenza di Wansee. La soluzione finale, proprio in questo luogo, significò lo sterminio di 1.100.000 persone: il 90%, ebrei. Fra i 1.300.000 prigionieri che furono rinchiusi nel lager più grande del regime nazionalsocialista, fra il 1939 e il 1945, c’erano anche 140-150 mila polacchi, 33 mila rom, 15 mila sovietici e 25.000 persone di diverse nazionalità. E proprio lì, sul luogo dello sterminio, è ancora possibile vedere il primo forno crematorio, messo in uso in occasione degli esperimenti con lo Zyklon B, il gas in grado di uccidere centinaia di persone in 10-15 minuti. Ed anche, superato il “famoso” filo spinato divisorio proprio all’ingresso del campo, anche centinaia di paia di occhiali, migliaia di scarpe, quelle delle donne, quelle dei bambini, le protesi degli invalidi, le valigie con nomi, date e indirizzi, fino allo scempio dei capelli: tagliati e raccolti in enormi sacchi per poter essere rivenduti e utilizzati nelle fabbriche come imbottiture. In questa occasione, saranno presenti anche alcuni dei sopravvissuti allo sterminio che porteranno le loro testimonianze e i loro ricordi: le celebrazioni vedranno la presenza delle delegazioni di 28 Paesi e per l’Italia, sarà presente il “supplente” della Repubblica, Pietro Grasso.

 

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