GLI ITALIANI PREFERISCONO IL GIOCO D’AZZARDO A CINEMA, TEATRO E STADIO

AG.RF.(MP).16.10.2013

“riverflash” – Il dato è piuttosto sconcertante: da una recente indagine fatta dall’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano è risultato che nel 2012, gli italiani hanno speso circa 750 mila euro in giochi d’azzardo con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente. Sembra infatti che essi preferiscano le “slot machine”e i “tavoli da poker online”, piuttosto che andare al cinema, al teatro e addirittura alla stadio; e sono proprio le cifre ad indicarlo: il gioco d’azzardo ha guadagnato 100 mila euro in più rispetto ai botteghini del cinema, mentre il doppio e il triplo rispetto agli spettacoli e le partite di calcio. Risultato: gli italiani preferiscono sedersi ad un tavolo da poker o una roulette piuttosto che in una tribuna sportiva. Dal 2008 al 2013 in Italia sono stati circa 2,8 milioni i giocatori che occasionalmente hanno giocato d’azzardo, mentre 800 mila sono stai gli abitudinari, con una giocata almeno una vota al mese. Ed è stato anche individuato l’identikit del giocatore-tipo, che dovrebbe essere più o meno così: sesso maschile, residente al centro sud, età compresa fra 25-44 anni con una spesa media di € 50 mensili. Tuttavia nonostante questi dati, il gioco d’azzardo rappresenta ancora una piccola fetta rispetto all’industria che lo sostiene; sono infatti in calo le sale da bingo e le scommesse sportive mentre sono in aumento i giochi d’azzardo fatti su internet. A cosa è dovuto il calo? Principalmente alla mancanza di investimenti da parte delle imprese che hanno fatto registrare negli ultimi mesi, una diminuzione da 276 a 143 investitori. Ormai il 74% del fatturato legato al gioco d’azzardo è nelle mani di solo 10 aziende mentre il restante è diviso fra tablet, cellulari e smartphone. Circa un mese fa, è stato presentato un disegno di legge per contrastare il gioco d’azzardo patologico e il riciclaggio e  molte regioni si sono attivate per incentivare i commercianti ad eliminare le slot machine dai loro esercizi. Si tratta di un primo piccolo passo per evitare il dilagare di questo drammatico fenomeno.