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SCARTI E VESTITI INFETTI DEI MIGRANTI SMALTITI COME RIFIUTI “NORMALI” – SEQUESTRATA NAVE ACQUARIUS – 12 INDAGATI

AG.RF.(redazione).21.11.2018

“riverflash” – Scarti e vestiti infetti dei migranti, smaltiti come rifiuti “normali: 24mila chili di rifiuti pericolosi: iIl gip di Catania, Carlo Cannella ha disposto così il sequestro della nave Aquarius di Msf e Sos Mediterranee ferma da settimane nel porto di Marsiglia dopo il ritiro della bandiera da parte delle autorità panamensi e sono stati anche sequestrati anche alcuni conti bancari di Msf. L’accusa alle Ong, è quella di non aver “valutato” il materiale a bordo dei barconi che trasportavano i migranti e così, la nave Acquarius avrebbe trasportato, oltre ai migranti, anche tante malattie infettive quali scabbia, tubercolosi, meningite, Hiv, annidate tra i vestiti degli immigrati: in 44 sbarchi, negli ultimi due anni e mezzo, secondo il procuratore Zuccaro, sarebbero state smaltite illecitamente 24 tonnellate di rifiuti pericolosi, con un risparmio di costi di 460.000 euro, cifra per la quale è stata sequestrata la Aquarius. Ventiquattro le persone indagate che “avrebbero avuto la consapevolezza della pericolosità degli indumenti indossati dai migranti in quanto fonte di trasmissione di virus o agenti patogeni contratti durante il viaggio”. “Ho fatto bene a bloccare le navi delle Ong, ho fermato non solo il traffico di immigrati ma da quanto emerge anche quello di rifiuti, ha dichiarato il ministro Salvini.  Da alcune indagini e intercettazioni telefoniche tra esponenti di Msf e due degli agenti marittimi indagati, sono uscite fuori frasi che lasciano intendere come non sia mai stata predisposta alcuna procedura speciale di controllo. “Ogni altro rifiuto della clinica è stato presentato  insieme a tutti i rifiuti normali al momento dello sbarco”, si legge in una email interna di Medici senza frontiere mentre, al telefono, parlando dello smaltimento dei vestiti dei migranti sbarcati, un  agente marittimo intermediario indagato sottolinea: “Noi li  classifichiamo come rifiuto speciale, come se fossero stracci della  sala macchina”. Gli avvocati di Msf, hanno già avuto mandato impugnare il provvedimento di sequestro davanti al tribunale del Riesame. “Abbiamo sempre seguito le procedure standard previste nei porti e le autorità competenti non hanno contestato queste procedure nè individuato alcun rischio per la salute pubblica da quando Msf ha avviato le attività in mare nel 2015” si sono difesi, “siamo pronti a chiarire i fatti e a rispondere delle procedure che abbiamo seguito ma riaffermiamo con forza la legittimità e la legalità della nostra azione umanitaria. L’unico crimine che vediamo oggi nel Mediterraneo è lo smantellamento totale del sistema di ricerca e soccorso”. Al momento dunque, ci sono 12 indagati dalla procura di Catania con l’accusa di aver scaricato dalle navi di Msf rifiuti pericolosi e l’indagine va avanti.

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