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PERCHE’ TUTTI VOGLIONO CONVINCERE L’INGHILTERRA A RESTARE IN EUROPA?

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AG.RF.(MP).22.06.2016

“riverflash” – “All’Inghilterra non conviene uscire dall’Europa”, “ Se uscirà saranno lacrime e sangue”: non vi viene mai il dubbio che sotto questi “dictat” si nascondano interessi che non possono essere divulgati perché sotto di essi si celano privilegi particolari? Analizziamo un po’ la situazione Europea.

Esiste in Europa uno stato che non fa parte della Comunità Europea? Ma certo che esiste, è la Svizzera! Allora, se questo stato è in Europa e non fa parte della CE, saranno poverissimi…. Andiamo ad analizzare il reddito Lordo Pro Capite del 2014 in dollari USA per tutti i paesi del mondo su questo sito:

https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_PIL_(PPA)_pro_capite

Troviamo al 1° posto  il Qatar, con 137162, seguito dal Lussemburgo con 97639, all’ottavo posto San Marino con 60887, al 9° la Svizzera con 58149, al 10° gli USA con 54370, la Germania è al 18° posto con 46216, il Regno Unito è al 27° posto con 38826, mentre l’Italia è al 32° posto con 35131, seguita dalla Spagna.

Cosa significa questo? Che, anche se al primo posto c’è il Lussemburgo, paese della CE (piccolo staterello, sede di tutte le principali banche europee, di organi della NATO dove non si paga l’IVA e della Banca Centrale Europea), tutti gli altri paesi CE hanno un reddito pro capite inferiore alla Svizzera.

Se poi analizziamo gli importi dell’IVA in Europa da questo sito: https://it.wikipedia.org/wiki/Imposta_sul_valore_aggiunto, scopriamo che in Europa, eccetto la Germania che “requisisce” (è la parola giusta) l’IVA al 19%, tutti gli altri paesi della CE hanno l’IVA sopra il 20%. E la Svizzera? Poveretti, loro sono fuori dalla CE ma applicano l’IVA al 8%

E gli Stati Uniti? Loro sono più intelligenti, non hanno l’IVA, ma applicano tasse sulle vendite da 4 a 11%, con una media intorno al 6%, a seconda dei prodotti.

E’ evidente che l’ammontare delle tasse denota il livello di efficienza di uno stato: quanto più un’organizzazione, un’amministrazione è efficiente, tanto meno costa. Se poi analizziamo il significato della parola “politica”, che, aimè, ha assunto da noi un’accezione negativa, bene, questa parola significa “governo della città, dal greco “polis”. Se governare la nostra “città” in Europa costa così tanto, e se poi il reddito pro-capite è così basso, vuol dire che ci sono molte cose che non vanno.

Quindi, come la mettiamo con la permanenza in Europa? Mi pare evidente che la partecipazione alla CE ha aggravato le nostre nazioni di burocrazia, di leggi e di regolamenti che pesano molto sulla nostra economia. Ogni legge, ogni regolamento prevede un ufficio, dipendenti pubblici, cittadini costretti a seguire una miriade di pratiche e di obblighi che appesantiscono il sistema e lo fanno affondare.

C’è un bellissimo studio ed una teoria di un professore di antropologia americano intitolato “The collapse of complex society” (il collasso delle società complesse) che descrive molto chiaramente quello che sta succedendo all’economia europea e che la porterà presto al collasso, in quanto la parte produttiva non riesce più a pagare tutti i costi della complessità via via in aumento.

E allora? Capisco molto bene gli inglesi che vogliono scappare da questo labirinto che diventa sempre più difficile da espugnare, dovremmo presto seguirli a ruota, almeno con un referendum, per capire quanti italiani vogliono veramente restare in questa folle organizzazione di iperburocrati.

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