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LA SICILIA FRA VITALIZI E AUTONOMIA

AG.RF.(Claudio Peretti).02.09.2019

“riverflash” – L’altra sera ho visto alla TV un’interessante trasmissione di Giletti: “Non è l’Arena” in cu si parlava delle spese pazze della Sicilia, dai vitalizi accordati ai rappresentanti della regione autonoma quando vanno in pensione, alle spese pazze dell’assemblea regionale siciliana, pari al doppio di quelle della Lombardia e ad oltre tre volte di quelle del parlamento spagnolo. Fra l’altro Giletti faceva notare che il numero dei consiglieri regionali della Sicilia è di 70 persone, mentre il numero dei parlamentari spagnoli supera i 200.

Bene, le spese dell’assemblea regionale della Sicilia sono di otre 200 milioni di € l’anno, contro gli 87 milioni di € del parlamento di tutta la Spagna.

Ben venga la denuncia di Giletti: tutti gli italiani devono sapere queste cose che ci sono state tenute nascoste da sempre, ben venga la conoscenza di questi sperperi di denaro pubblico…

Ma che significa denaro pubblico? Significa che è denaro proveniente dalle tasse pagate dagli italiani, pagate dai soli siciliani? No, assolutamente no, sono tasse pagate dal resto dell’Italia, in quanto la sola Sicilia non riuscirebbe a dare un simile gettito fiscale. E allora vuol dire che quei soldi sono concessi dal governo centrale di Roma! Ma allora la colpa dello sperpero della Sicilia non è solo della Sicilia, ma autorizzato e concesso da Roma, la capitale, la sede del governo.

Come mai in quella trasmissione nessuno ha parlato di questo? Non ci vorrebbe nulla a fare terminare questo sperpero di denaro pubblico, basterebbe che il governo centrale, il ministero del tesoro, la banca d’Italia  o qualche altra organizzazione che non conosco, smettesse di consegnare tutti questi soldi alla Regione Sicilia, che non fa nulla per meritarseli in quanto strade, ferrovie, sanità ecc. non funzionano come nel resto del paese.

Come mai da anni, in tutti i governi che si sono succeduti, nessuno si è accorto di questo? Come mai non si fanno delle statistiche sulle spese delle Regioni in base al numero di abitanti? Ma ci sono le leggi, i regolamenti attuativi, direte voi, e allora chi le ha fatte queste leggi che regalano così tanti soldi alla Regione Sicilia? Non è che per caso, non si deve parlare di questo per timore di rappresaglie? Come mai qualcuno è più furbo, o forse più forte degli altri e quindi, anche se abbiamo una costituzione e siamo in democrazia se ne approfitta? Io vorrei tanto sentire risposte a queste domande e non solo sentire parlare dei modi per ridurre l’evasione fiscale, vorrei anche sentire, da qualche partito, come fare per evitare questi sprechi di denaro pubblico. In fondo è come la storia dei giocatori di calcio che guadagnano cifre sproporzionate, ma la colpa non è certamente la loro, la colpa è di quelli che questi soldi glie li danno, i giocatori sono l’ultimo anello della catena.

Lo stesso accade per i soldi dati alle regioni: la colpa degli sperperi non è delle regioni, è di chi questi soldi pubblici li distribuisce in maniera illogica e selettiva, ma come mai succede questo? Chi o cosa c’è dietro? Purtroppo, essendo la Sicilia nota per il fenomeno mafia, beh, qualche dubbio ci viene in testa: ricordate il processo sulla trattativa stato-mafia? Non si saranno certo inventati tutto, anzi, forse era solo la punta dell’iceberg e la vera stanza dei bottoni non è in Sicilia, ma a Roma.

Questi sono i numeri delle due regioni ai vertici, positivo e negativo, del residuo fiscale (differenza fra quanto ricevono e quanto versano):

  • La Lombardia, è la regione italiana in assoluto con il residuo fiscale più alto, ovvero di 54 miliardi di euro, versati in più di quanto riceve. Si tratta di una cifra molto elevata se si considera che Baviera e Catalogna (tra le regioni europee maggiormente industrializzate), presentano un residuo fiscale rispettivamente di 1,5 miliardi di euro e di 8 miliardi di euro.

  • La Sicilia, invece, è la regione che riceve, rispetto alle altre, maggiori servizi e investimenti, pagando meno tasse. Beneficia di 10,617 miliardi di euro, ricevuti in più rispetto a quanto versa di tasse.

La domanda finale è questa: perché tanti soldi alla Sicilia e così alti stipendi al suo consiglio regionale quando versa molto meno di quanto riceve? In fondo, chi concede quei soldi, è sempre il governo centrale.

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