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CORONAVIRUS: CASI IN AUMENTO, NO A LOCKDOWN NAZIONALE, MA MISURE PIU’ RIGIDE

AG.RF.(redazione).10.03.2021

“riverflash” – I casi da Covid-19 sono in progressivo aumenti e il Cts è intervenuto per “suggerire” di evitare un eventuale lockdown nazionale, mantenendo la suddivisione delle regioni in base al colore. Quali sono le proposte?  L’Italia in zona rossa nei weekend, con regole e divieti più stringenti per arginare la diffusione del coronavirus, e zona gialla rafforzata con misure più severe. per arginare i contagi di Covid e limitare l’impatto delle varianti. Un lockdown generalizzato quindi, come ipotizzato in questi giorni, non rientra tra le indicazione del comitato e di conseguenza, il governo non l’ ha preso in considerazione. A conferma di ciò, anche il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto a Porta a Porta, ha confermato la sua contrarietà ad un lockdown generalizzato: ha parlato piuttosto di “irrigidire i controlli nel week end, senza però ricorrere a chiusure assolute”. In Italia in contagi sono di nuovo risaliti a 19.749 contagi e 376 morti, con un tasso di positività al 5,7% e pazienti in aumento nelle terapie intensive (ora sono 2.756, +56 rispetto a martedì). Tra le regioni, spiccano i 4.084 nuovi positivi della Lombardia e i 2.709 della Campania già in zona rossa. Nella Lombardia arancione ‘scuro’ “è chiaro che i numeri non stanno migliorando”, ha dichiarato il  presidente della Regione, Attilio Fontana: “Credo che in questo momento sia importante una grande collaborazione con il governo e cercare di capire veramente quale sia la direzione che dobbiamo prendere tutte noi Regioni perché in questo momento la situazione è aggravata dal fatto che questo virus sia molto più veloce e rapido, quindi le decisioni vanno prese con la massima urgenza”. Ma il professor Massimo Galli, responsabile del reparto Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, non ci sta: “Questa situazione non fa piacere: è terribile, pesante, triste, ma purtroppo è tardivo. Le misure drastiche servivano prima, se l’avessimo fatto sarebbe stato meglio per tutti”. L’ unica possibile soluzione sarà quindi una tempestiva accelerazione nella campagna vaccinale. L’obiettivo del governo è arrivare a 60 milioni di somministrazioni entro fine giugno. Le dosi per l’Italia aumenteranno nel secondo trimestre dell’anno. L’azienda Johnson&Johnson ha ridimensionato la notizia del taglio delle dosi previste per l’Europa nel prossimo trimestre, garantendo comunque l’impegno a fornire 200 milioni di dosi all’Ue nel 2021, a partire dal secondo trimestre. Per quanto riguarda l’Italia, si vocifera che nel periodo dall’8 marzo al 3 aprile saranno fornite complessivamente circa 6,5 milioni di dosi. Nel secondo trimestre, invece, in Italia si registrerà un netto incremento delle dosi disponibili, per un ammontare complessivo di oltre 36,8 milioni di dosi per Pfizer, AstraZeneca e Moderna.

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