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CONTE RIBADISCE LA FIDUCIA A SALVINI MA AUSPICA PIU’ TRASPARENZA

AG.RF.(redazione).15.07.2019

“riverflash” – Resta alta la tensione in merito ai fondi russi alla Lega: ripetutamente Matteo Salvini è stato “invitato” a riferire in Parlamento ma sta facendo muro. Nel frattempo stanno continuando a giungere alla presidenza del Consiglio richieste di informazioni sulla presenza del signor Gianluca Savoini alla cena che si è tenuta a Roma, a Villa Madama, la sera dello scorso 4 luglio, in onore del Presidente Putin. Il presidente del Consiglio non conosce personalmente il signor Savoini”, hanno ribadito da Palazzo Chigi”, la cena è stata offerta dal presidente Conte e l’invito è stato esteso anche a tutti i partecipanti al Forum di dialogo italo-russo delle società civili, che si è tenuto il pomeriggio dello stesso giorno presso la Farnesina: il Forum è stato organizzato dalla presidenza del Forum stesso e dall’Ispi”, viene puntualizzato. “Ho già già chiarito che ho fiducia nel mio ministro dell’Interno Salvini, occorre avere però, più trasparenza e io per quanto mi riguarda l’ho resa nella massima forma e credo che la questione per quanto riguarda il ruolo della presidenza del Consiglio sia abbastanza definito”, ha chiarito Giuseppe Conte. E a chi gli chiedeva se fosse a rischio, a tale proposito, la tenuta della maggioranza, ha così risposto: “Direi di no, anche perché il signor Savoini non ha mai avuto un incarico di governo, quindi il fatto che questa indagine, che al momento riguarda solo lui, possa mettere a rischio la tenuta del governo mi sembra un’osservazione impropria”. Nel frattempo spuntano delle immagini di Claudio D’Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepremier Salvini, ritratto assieme a Gianluca Savoini a Mosca nel giorno delle elezioni presidenziali in Russia, il 18 marzo 2018. Le foto sono state pubblicate sul profilo Facebook di D’Amico. In una delle immagini si vede lo stesso D’Amico scattare un selfie dove si vede sullo sfondo il presidente russo Putin il quale – visibilmente inconsapevole dello scatto – appare invece intento alle operazioni di voto. Nelle foto, Savoini e D’Amico, entrambi rappresentanti dell’Associazione culturale Lombardia-Russia, al centro dell’inchiesta a Milano sui presunti fondi alla Lega, hanno al collo una sorta di pass identificativo e la spilla del comitato pro-Putin. Anche Luigi Di Maio chiede trasparenza al vicepremier Salvini: “Se ci sono sospetti su finanziamenti ai partiti, si fa una commissione di inchiesta per tutti i partiti: “riteniamo doveroso garantire la tracciabilità dei soldi che un partito incassa durante una campagna elettorale. Il M5s, con la SpazzaCorrotti, ha obbligato tutti a rendere pubbliche le donazioni, non ci si può tirare indietro. Quando il Parlamento chiama, il politico risponde, perché il Parlamento è sovrano e lo dice la nostra Costituzione. Inoltre, quando si ha la certezza di essere strumentalizzati, l’aula diventa anche un’occasione per dire la propria, difendersi e rispondere per le rime alle accuse, se considerate ingiuste”.

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