Il diciassettenne Berihu Aregawi, che è arrivato secondo sia nei 3000 metri in pista che in quella da cross sui  4 chilometeri, è stato uno degli atleti etiopi, che ha più impressionato in Argentina. Nato e cresciuto in una piccola città chiamata Atsbi Womberta, nella regione del Tigray, nell’Etiopia settentrionale, Berihu sostenne di non avere una preparazione scientifica prima di incontrarsi come studente di otto anni con un allenatore locale chiamato Hilay tre anni fa. Hilay gli diede un primo programma da seguire e allenarsi di conseguenza. In passato aveva appena corso senza prendersi cura del suo recupero e nutrizione.

Come primo figlio della sua famiglia, Berihu ha dovuto affrontare tre compiti più importanti della sua vita prima di entrare nel suo primo e attuale club “Sur Construction Athletics Club”, dove è stato scelto dagli scout quando si è classificato terzo nella competizione locale nei 10.000 metri. Doveva andare a scuola, allenarsi e aiutare suo padre nella fattoria. È stata una grande sfida.

I suoi allenatori hanno ritenuto che avesse l’energia, la resistenza, il passo e il finish per diventare un atleta e un campione completo. Aveva solo bisogno di sviluppare la sua tattica di corsa. Con solo due anni di formazione, si può dire che ha già vinto tanto finora, tra cui la medaglia di bronzo nei 10.000 metri al Campionato mondiale di atletica leggera IAAF 2018 in Finlandia e una medaglia d’oro nei 3000 metri alla terza edizione dei Giochi giovanili africani in Algeria lo stesso anno.

Il suo obiettivo, tuttavia, è molto chiaro: raggiungere il livello dei grandi etiopi: Haile Gebresilassie e Kenenisa Bekele. L’allenatore della squadra e della nazionale Abreham Hailemariam ha dichiarato: “Con il talento con cui è nato e il duro lavoro con la disciplina che sta mettendo in campo, Berihu sarà la prossima grande novità nell’atletica”.

L’Etiopia non ha mai mancato di produrre campioni attraverso le generazioni e Berihu è senza dubbio il prossimo sulla linea. Ha già mostrato molto finora.