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BASKET NBA: Risultati 29/12/2013

AG.RF.(Daniele Mulas).29.12.2013 (ore 19,55)

riverflash- Un super Bosh batte Portland con una tripla allo scadere, Bargnani e Datome k.o. Howard e Griffin fanno vincere Rockets e Clippers.

Portland Trail Blazers vs Miami Heat 107 – 108
Chris Bosh si carica sulle spalle Miami, orfana del suo uomo simbolo LeBron James per la prima volta in stagione, dopo l’infortunio nella sconfitta contro Sacramento. Il numero 1 degli Heat non segnava così tanto dal dicembre 2012, chiudendo la sua partita con una doppia doppia da 37 punti e 10 rimbalzi. La partita è tiratissima fin dalle battute iniziali: si parte subito con un parziale 3-11 per Miami, ribaltato poi all’inizio del secondo quarto, dove Portland si porta a +9 (43-34), massima distanza in tutto il match. I Blazers sfoderano tutto il potenziale dalla grande distanza (11/26 da tre), mentre gli Heat si fanno sentire sotto canestro, recuperando 19 palloni e mettendo a segno ben 60 punti in area. Le fasi importanti della tesissima partita arrivano nell’ultima ripresa, dove le squadre si trovano sempre ad un possesso di distanza. Illusione di vittoria per Portland, quando Batum dalla lunetta firma il 107-105. Sul cronometro meno di otto secondi, Wade parte in isolamento portando via 4 uomini alla difesa dei Blazers. Appena sotto canestro Wade gioca la palla fuori per Bosh, che con la mano in faccia di Lillard spara da tre allo scadere: è 107-108 Miami. Che finale!

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Indiana Pacers vs Brooklyn Nets 105-91
Brooklyn torna a perdere dopo la vittoria sui Bucks, ma Indiana in questo momento è decisamente troppo più forte della franchigia newyorkese. Su tutti la difesa: i Pacers sono impeccabili nei meccanismi e concedono pochissimi punti agli avversari. La partita si apre, a sorpresa, con un bel primo tempo dei ragazzi di coach Kidd, che nell’avvio del secondo periodo sono addirittura in vantaggio 43-37. Poi, come spesso accade, Brooklyn crolla fisicamente e mentalmente, e Indiana concede solo 35 punti agli ospiti in tutto il secondo tempo. Poi i 68 punti in tre di Paul George, Lance Stephenson e George Hill, devastanti sia in difesa che in attacco, fanno alzare bandiera bianca già nel terzo periodo per i Nets, dopo un +11 Pacers, 72-61. Nell’ultima ripresa, Indiana scappa sul +15 (91-76), annientando anche la timidissima reazione di Brooklyn. Williams non sa più dirigere, Johnson spara a caso 4/12 dal campo, e Garnett offensivamente sembra essere sparito (1/5 dal campo, 2 soli punti). Gli unici a provarci sono Pierce e Teletovic per Brooklyn, che porta a casa la quinta sconfitta in sei partite.

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Toronto Raptors vs New York Knicks 115 – 100
Pessima accoglienza per Andrea Bargnani all’ Air Canada Centre nella sfida tra i padroni dell’Atlantic Division ed i ben più problematici Knicks. I “booo” ad ogni tocco di palla di Andrea sono stati ben udibili da tutti, ma questo non ha fermato il lungo romano (12 punti, 3 rimbalzi), che assieme a Chandler rende meno amaro il primo tempo dei Knicks. Patrick Patterson e Terrence Ross iniziano con le triple, portandosi sul 32-25 all’inizio del secondo quarto. E’ proprio da fuori che i Raptors fanno la differenza, tirando 15/32 dalla lunga distanza.  New York si sfalda piano piano, complice una difesa non all’altezza e l’assenza di Melo Anthony. Risultato? +21 Toronto a 5 minuti dall’inizio della terza ripresa. Poi, a cavallo tra fine terzo quarto e l’inizio dell’ultimo, si scatena l’orgoglio di Amar’e Stoudemire seguito a ruota da JR Smith: il numero 1 di New York ne fa 16 su 23 complessivi, Smith con tre triple riporta sotto New York, 101-95. Le speranze di ribalta dei Knicks si infrangono sul fallo di Murry su Lowry: liberi e triple negli ultimi minuti del match, che si chiude con un’altra sconfitta per la franchigia della Grande Mela, e i 32 punti del playmaker di Toronto.

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Washington Wizards vs Detroit Pistons 106 – 82
La partita per Detroit non è mai iniziata in quel di Washington. All’inizio del primo quarto, i padroni di casa provano subito a scappare, con 4 punti di Wall e 5 di Ariza. I Pistons toccano subito anche il -11, ma Singler e Jennings rimettono le cose a posto, riportando la propria squadra sotto di 6. Qui finisce la partita di Detroit, perché a 5 minuti dall’inizio della seconda ripresa, scende in campo Bradley Beal (15 pts, 4ass in 20 minuti di gioco), ed è show. L’ultimo a provarci i Pistons è Monroe, che manda a -7 i suoi, 48-41 con 4 minuti da giocare. Poi Wall e Beal producono un parziale di 14-0 che stordisce Detroit: 4 punti per il primo, 8 per il secondo che ne segna in totale 10 nel secondo quarto, mentre gli ospiti chiudono a -21 il primo tempo. Nessuna possibilità di ripresa nel secondo tempo; Washington è spietata con Ariza (15pts) che mette altre tre triple nella terza ripresa, e Wall (20 punti, 12 assist) che fa sprofondare Detroit a -28. Game over.
Gli unici due punti del nostro Gigi Datome arrivano nel terzo quarto: difficile la situazione dell’italiano che gioca poco e non riesce a trovare il ritmo in una squadra che non gira.
Wizards-Pistons-Basketball

Houston Rockets vs New Orleans Pelicans 107 – 98
Grandissima partita per Superman Dwight Howard, che trascina i Rockets alla vittoria contro i Pelicans (senza Gordon).
New Orleans ha dato del filo da torcere con i suoi uomini migliori, Ryan Anderson e Anthony Davis, quest’ultimo alla terza doppia doppia in cinque gare. I Pelicans nell’ultima ripresa devono abbassare la testa contro Howard, Harden e Lin: mentre nei tre quarti precedenti il barbuto e l’asiatico sonnecchiavano, Howard ha tenuto in piedi la gara con i suoi 24 punti (10/12 dal campo, 4/6 dalla lunetta) e i suoi 18 rimbalzi. Alla fine però, sono scesi in campo anche i suoi due compagni: i 10 punti di Lin e gli 11 di Harden (4/4 nell’ultimo quarto) hanno costretto i generosi Pelicans ad abbassare le armi e regalare ai texani la terza vittoria consecutiva.

Los Angeles Clippers vs Utah Jazz 98 – 90
L’altro supereroe, Blake Griffin, deve strafare per portare la vittoria in casa Clippers, evitando la terza sconfitta consecutiva. Parte male Griffin, subito con due palle perse in avvio, lasciando la squadra nelle mani del solito e indomabile Chris Paul (21 pts, 10 rim, 9 ass). Ciò non basta a tenere a freno i Jazz, che con Kanter (doppia doppia 17pts, 12rim) e Burke (12pts, 6ass) riescono a portarsi 43-42 all’intervallo.
Poi esplode Griffin nell’ultimo quarto, con 18 punti su 40 totali. Utah prova a rialzarsi, ma dopo due palle perse Los Angeles si porta sul 97-90 con due minuti da giocare. Un libero di Griffin nel finale sposta il risultato sul definitivo 98-90.
“La miglior gara della mia carriera? Può essere, ma la cosa che mi piace di più è che abbiamo vinto”, dichiara Griffin a fine gara.


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