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PER RISANARE LA ASL NAPOLI 1 È STATO FONDAMENTALE L’ARRIVO DEL GENERALE SCOPPA

AG.RF  06.01.2014 (ore 15,22)

(riverflash) – Un generale di Corpo d’Armata in pensione ha risanato la ASL Napoli 1, dando esempio a politici clientelisti e ai burucrati. A fine 2010 la ASL di Napoli 1 era fra le aziende sanitarie locali più indebitate d’Italia. La Regione Campania decise di commissariarla e metterla nelle mani di un alto ufficiale dei carabinieri: Maurizio Scoppa generale di Corpo d’Armata in pensione. Scelta vincente, ma a tempo: il 31 luglio 2012 è scaduto il mandato del militare e la Regione ha deciso di non prorogarlo ulteriormente, dopo il primo rinnovo stabilito a gennaio. Ritorno alla normalità “civile” dall’eccezionalità “militare” o ritorno alle poco civili spese pazze?

A Napoli c’era è c’è l’azienda sanitaria locale più grande d’Italia, la Napoli 1. Quando si è insediato Maurizio Scoppa, c’erano un miliardo e 300 milioni di debiti consolidati e un disavanzo che nel 2010 era stato di 460 milioni. Sotto la guida del commissario Scoppa sono stati riorganizzati i dipartimenti, combattuti gli sprechi, ristrutturate le procedure amministrative. Risultati: disavanzo ridotto da 460 a 298 milioni, debito consolidato da 1.300 a 900 milioni. I costi per l’acquisto di beni sono calati del 10%, quelli per il servizi del 5%, le spese per il personale del 20%. In un anno la ASL Napoli 1 ha dimezzato le spese legate ai pignoramenti, accelerando i pagamenti ai fornitori, anche chi ha fatturato all’azienda sanitaria napoletano continua a essere pagato in media dopo 10 mesi.

A far sgonfiare le spese anche un’attenta gestione delle strutture e della governance aziendale: addio alla sede del Centro direzionale (1 milione di euro risparmiato ogni anno) e disco verde alla riunificazione degli uffici nelle strutture di proprietà dell’azienda. La riduzione dei dipartimenti amministrativi (passati da 8 a 3) e di quelli sanitari (da 17 a 12, con l’obiettivo di arrivare a 9/10 entro un anno) ha ulteriormente alleggerito il carico debitorio di circa 30 milioni all’anno.

 

maurizio_scoppa

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