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Virgil Abloh, addio al re dello streetwear di lusso

di Valentina Riso (AG. RF. 29.11.2021) E’ morto domenica 28 novembre all’età di 41 anni lo stilista americano Virgil Abloh, re dello streetwear di lusso e grande talento. Una vita breve e straordinaria che verrà ricordata per la nomina storica a direttore artistico della collezione Uomo Louis Vuitton e fondatore della label Off-White, primo afroamericano a ricoprire quel ruolo centrale non solo nella moda francese ma anche nel lusso globale.

Imprenditore e stilista, architetto e deejay, stylist e appassionato designer industriale ha portato la strada, il mondo «street» dei ragazzi che vanno a scuola e vivono per metà nel mondo digitale, nell’aria rarefatta del lusso di una maison storica, e per estensione ha illuminato di questa luce nuova il mondo del fashion.

Una dichiarazione della famiglia sull’account Instagram del designer ha spiegato come negli ultimi due anni avesse combattuto l’angiosarcoma cardiaco, una rara forma di cancro in cui un tumore si verifica nel cuore. Abloh lascia la moglie Shannon Abloh e i suoi figli, Lowe e Grey.
“Il gruppo LVMH, la Maison Louis Vuitton e Off-White hanno l’immenso dolore di annunciare la scomparsa di Virgil Abloh, colpito da un cancro che ha combattuto per diversi anni”, ha dichiarato LVMH sul suo account Twitter. La malattia non era stata resa pubblica.

Nato nel 1980 a Chicago, in una famiglia di origini ghanesi, ha studiato presso l’università del Wisconsin conseguendo la laurea in ingegneria civile. Ha lavorato nella street fashion di Chicago prima di entrare nella moda internazionale grazie ad uno stage presso Fendi nel 2009, al fianco del rapper Kanye West. Abloh creò la sua prima etichetta nel 2012, la Pyrex Vision.

Un anno dopo nacquè Off-White, brand di streetwear di lusso, che si impose con la forza delle sue grafiche prima di evolversi verso creazioni più “couture”.
Nel 2015 il suo marchio è stato uno dei finalisti del prestigioso premio LVMH. Da lì l’ascesa: LVMH firmò un accordo a luglio con Virgil Abloh che divenne azionista di maggioranza del suo marchio Off-White. Nel corso della sua carriera, inoltre, si inseriscono collaborazioni di successo con Nike, Jimmy Choo e Moncler.

E’ stato nominato dalla rivista Time come una delle 100 persone più influenti al mondo nel 2018. “Siamo tutti sotto shock per questa terribile notizia. Virgil non era soltanto un designer geniale, un visionario, ma anche un uomo con un’anima bellissima e grande saggezza”, ha rimarcato in una nota il chief executive di LVMH Bernard Arnault.

Il suo marchio di fabbrica è uno stile che rispecchia la cultura “street”, con le sue sneakers e felpe, ma anche un logo facilmente riconoscibile, fatto di bande oblique bianche e nere. La campagna primavera-estate 2019 di Vuitton, probabilmente quella che lo rappresentò meglio di tutte, non aveva modelli ma ragazzi, fotografati a scuola, sorridenti, con gli zainetti e i telefoni e le sneakers. Senza dubbio è stato un comunicatore straordinario, capace di far arrivare il suo messaggio e di attrarre il pubblico più giovane come pochi altri hanno saputo fare.

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