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TENNIS, US OPEN, VINCE NAOMI OSAKA: SERENA WILLIAMS FURIOSA PER UN WARNING, DA DEL LADRO ALL’ARBITRO

AG.RF.(redazione).09.09.2018

“riverflash” –  E’ successo un po’ di tutto, nella finale femminile di tennis Us Open di Flushing Meadows dove Serena Williams ha visto sfumare la vittoria a suo dire, per opera dell’arbitro portoghese Carlos Ramos (uno dei più stimati giudici di sedia del circuito WTA e ATP e degli Slam), reo di aver dato un warning (un’ammonizione), alla Williams, poiché ha reputato un gesto del suo allenatore, Patrick Mouratoglou, come l’indicazione strategica a giocare al centro. E visto che il coaching è proibito, le viene comminato un warning, che vale come un’ammonizione nel calcio. A quel punto, la giocatrice si infuria, urlando all’arbitro “ladro! Io non rubo” Ramos reagisce e, poichè il regolamento glielo consente, decide di assegnare il game a Naomi Osaka, la sua avversaria, che si porta così sul 5-3 dopo essersi già presa il primo set (6-2). Il pubblico rumoreggia, Serena piange, Naomi è ammutolita. I due game conclusivi, che danno la vittoria alla giapponese per 6-4, vengono disputati in una bolgia assoluta, che prosegue fino alla tristissima cerimonia di premiazione. Una brutta conclusione dunque: la Osaka (21 anni da compiere) avrebbe sicuramente vinto, perché aveva disputato un’ottima partita, ma l’aiutino che ha ricevuto, non è stato gradito dal pubblico. Ieri, la giovane, ha ottenuto il break nel terzo game del primo set, si è ripetuto al quinto, quando è il servizio diventa  implacabile con gli ace ed ha continuato la serie positiva, chiudendo  sul 6-2 dopo 34 minuti. Nel secondo set l’americana prende le misure dell’avversaria, che tuttavia non abbassa di un grado la qualità del proprio gioco, estremamente efficace. Dopo molti tentativi, Serena riesce a strappare il servizio a Naomi al quarto game ma glielo restituisce immediatamente. Poi accade il brutto episodio con Ramos e Naomi è attualmente la prima donna di nazionalità giapponese (di fatto, è americana) a raggiungere e vincere la finale di un torneo major. A quasi 37 anni Serena è la terza più anziana finalista di uno Slam dell’era Open, dopo Martina Navratilova e sua sorella Venus e nessuna mamma della sua età ha mai gareggiato a questo livello agonistico. Ma lei voleva il suo ventiquattresimo Slam. “Mi devi delle scuse, sei un ladro”, ha urlato Serena Willams in lacrime, all’arbitro Carlos Ramos. “Preferirei perdere piuttosto che imbrogliare”. Di tutt’altro umore ovviamente, è la Osaka: “Il mio sogno era sfidare Serena nella finale di uno Slam e questo sogno si è avverato, anche se devo viverlo come un altro match, nulla di più”.

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