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TELEFONINI SOTTO ACCUSA: AUMENTO DI TUMORI AL CUORE E AL CERVELLO

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AG.RF.(redazione).23.03.2018

“riverflash” – L’esposizione alle radiazioni emesse da ripetitori di telefonia mobile hanno fatto aumentare la percentuale di tumori al cuore e al cervello. I dati arrivano da uno studio effettuato dall’Istituto Ramazzini di Bologna che ha analizzato gli effetti sui topi dei ripetitori. Nella ricerca, gli studiosi hanno studiato attentamente esposizioni alle radiofrequenze mille volte inferiori a quelle utilizzate nello studio sui telefoni cellulari del National Toxicologic Program. In particolar modo, è stato osservato l’impatto su cuore e cervello, con relativo aumento delle patologie oncologiche che è attualmente, di circa l’1,4%, sia per i ripetitori che per i cellulari. Una crescita contenuta, ma se si pensa al numero di persone esposte, il numero di individui che rischiano di ammalarsi è elevato. Ecco perché i ricercatori mettono in guardia da rivolgendosi all’industria per quanto riguarda i telefonini, in modo che possa investire non solo nel miglioramento della tecnologia, ma anche in strumenti di salvaguardia, quali ad esempio gli auricolari che risultano particolarmente scomodi con i fili sempre attorciliati nelle borse e per questo particolarmente scomodi. La ricerca è stata effettuata su circa 2550 ratti che sono stati esposti a radiazioni Gsm da 1.8 GHz (quelle delle antenne della telefonia mobile) per 19 ore al giorno, dalla gravidanza delle loro madri fino alla morte spontanea. Lo studio si è basato su “dosi” simili a quelle che si ritrovano  nel normale ambiente di vita e di lavoro: e cosa è emerso? Innanzitutto occorre specificare che sarebbe opportuno che l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), riveda la classificazione delle radiofrequenze, finora ritenute possibili cancerogeni, per definirle “probabili” cancerogeni e sebbene dagli studi effettuati, l’evidenza sia quella di un agente cancerogeno di bassa potenza, il numero degli esposti è di miliardi di persone, e quindi si tratta di un enorme problema di salute pubblica, dato che molte migliaia potrebbero essere le persone suscettibili a danni biologici da radiofrequenze. Inoltre i nostri dati ottenuti, rafforzano la richiesta di adottare precauzioni di base a livello globale. Semplici misure sugli apparecchi, come un auricolare a molla incorporato nel telefono, oppure segnalazioni di pericolo sia nelle istruzioni che nella confezione di acquisto perché l’apparecchio venga tenuto lontano dal corpo. Infine, occorre soprattutto fare in modo che i telefoni cellulari e la tecnologia wireless non diventino rischi conosciuti e ignorati.

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