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SENTENZA CUCCHI: TUTTI ASSOLTI – L’IRA MONTA SUL WEB

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AG.RF.(MP).01.11.2014

“riverflash” – Non è stato nessuno, nessuno ha ridotto Stefano Cucchi nelle condizioni in cui l’abbiamo visto attraverso le foto degli ultimi istanti di vita, mostrate più volte dalla sorella, che ora si dispera per la sentenza: tutti assolti, sia medici che i poliziotti, condannati in primo grado per omicidio colposo e oggi assolti in appello. “L’hanno ucciso un’altra volta, è assurdo»,hanno affermato  in lacrime sia i genitori che la sorella e la motivazione è ancora più sconcertante: “il fatto non sussiste”. Mancano le prove e per questo “il fatto non sussiste”. Il giovane romano, nel 2009, dopo l’arresto per droga, a distanza di una settimana è morto con i segni di traumi violenti e denutrizione. Ora, mentre la famiglia di Cucchi è indignata, i legali dei medici e degli agenti della penitenziaria non nascondono la loro soddisfazione. Ma subito dopo la lettura della sentenza, è montata la protesta sul Web e tantissimi sono stati i commenti sulla “giustizia malata” e sui “poliziotti violenti”, che si sono susseguiti per tutta la sera. “Non si può accettare che lo Stato sia incapace di trovare i colpevoli”, ha dichiarato il padre del ragazzo in aula, “ci aspettavamo una condanna”, ha aggiunto. E allora quelle foto? Ci chiediamo noi, chi è stato a ridurlo così? Anche il mondo politico si è subito mobilitato per commentare il fatto: il primo a parlare è stato Carlo Giovanardi di Ncd, il quale ha affermato: “per gli agenti di custodia non poteva che esserci l’assoluzione, non essendoci stato il pestaggio, ma per i medici ribadisco quanto detto dall’inizio: Cucchi doveva essere curato e alimentato anche coattivamente. C’è una responsabilità morale di averlo fatto morire di fame e di sete”. Niki Vendola (Sel), ha parlato invece di “ferita insopportabile che rimane aperta in attesa di verità” e Paolo Ferrero del Pcr ha parlato di “vergogna senza precedenti e sentenza di autoassoluzione dello Stato”, mentre Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia ha dichiarato. “ingiustizia è fatta”. Infine, Walter Verini, capogruppo dem in commissione Giustizia – pur precisando che “le sentenze vanno rispettate” – ha sottolineato che la pronuncia della Corte d’Appello “lascia l’amaro in bocca. In questo momento siamo vicini ai familiari e a tutti coloro che si sono sempre battuti per la verità e la giustizia sulla morte di Stefano. In questo caso i pesantissimi interrogativi sulla morte di Stefano rimangono tutti interi. Le risposte dovranno arrivare. È lo Stato che le deve esigere”.

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