AG.RF.(Maura Peripoli).03.12.2018
“riverflash” – Gol, spettacolo, emozioni e recriminazioni: tutto questo è stato Roma – Inter ieri sera all’Olimpico, finita con un pareggio (2 a 2), tra due squadre storicamente rivali e un ex allenatore non troppo amato dai tifosi. Un punto per uno che non serve a molto ai fini della classifica, la Roma sale a 20 punti e l’Inter rallenta la sua corsa, ma è servirà sicuramente alla squadra di Di Francesco, per ritrovare il coraggio e la grinta perduta in questo inizio di campionato stentato. Con tanti infortunati (fuori Dzeko, De Rossi, Pellegrini, El Sharawy), il mister romanista, ha confermato di nuovo la formazione di Udine, con baby Zaniolo e Schick, Under e Florenzi sulle fasce, Juan Jesus centrale con Manolas, insieme a Kolarov e Santon. Ha iniziato subito bene la Roma, con “inedita” personalità, creando non pochi pericoli a destra, grazie alle sovrapposizioni di Kolarov e Santon), dando l’impressione di avere una marcia in più rispetto agli avversari e andando vicinissima al vantaggio al 26esimo: Schick va via a De Vrij e poi serva di tacco Florenzi che dal cuore dell’area centra il palo lungo. L’Inter si impaurisce e prova a sorprendere gli avversari, con un colpo di testa di Keita, finito alto sopra la traversa. Ma al 36esimo, arriva l’episodio contestato: D’Ambrosio sgambetta in area l’incontenibile Zaniolo e l’arbitro Rocchi (che con la Roma non è nuovo a questi episodi), non concede ai giallorossi un rigore evidentissimo, nemmeno il benficio del dubbio…con il supporto degli assistenti al var e sfuma così per la Roma, l’occasione di andare meritatamente in vantaggio. Dopo appena 2 minuti però, è l’Inter a segnare, con un gol di Keita. Questa volta (come spesso succede in questo campionato), i giallorossi non scoraggiano e non si disuniscono e con la “voglia” di recuperare, si buttano in avanti e pareggiano con uno splendido gol di Under, che cancella così l’umiliazione dell’errore del mancato gol a porta vuota, nella partita contro l’Udinese. I padroni di casa tengono e controllano ma al 21esimo del secondo tempo, i giallorossi si distraggono lasciando colpevolmente solo nell’area dell’Inter, Icardi (sicuramente non è un vatusso), che insacca di testa. Inter di nuovo in vantaggio e Roma che non demorde: tutte e due le squadre vogliono vincere e questa volta, da un calcio d’angolo, Skriniar prolunga la traiettoria e Brozo anticipa Zaniolo allargando il braccio. Rocchi questa volta (non poteva fare altrimenti dopo il clamoroso errore nel primo temo), va a rivedere le immagini e assegna il rigore che Kolarov (28’) trasforma per il definitivo 2 a 2. Negli ultimi minuti, Di Francesco richiama in panchina uno stremato e strepitoso Zaniolo, che esce dal campo con una commovente standing ovation, che testimonia ancora una volta come questo piccolo/grande giocatore, si muove in campo come un veterano, con grinta e tecnica impressionanti. E Spalletti viene espulso da Rocchi per proteste su un fallo non fischiato, mentre i tifosi presenti lo apostrofano con epiteti irripetibli.A fine partita si presenta ai microfoni Francesco Totti, al posto di Di Francesco che precedentemente aveva deciso di non parlare: non ha peli sulla lingua (come sempre), l’ex capitano romanista e dirigente della società ed esprime la sua opinione in modo piuttosto duro ma anche divertente: “Il rigore su Zaniolo era evidente, l’hanno visto tutti, serve una spiegazione degli arbitri, così non si può andare avanti” ed ha aggiunto alla “sua maniera”: “Fabbri e gli assistenti al var, stavano a guardà un’altra partita”. I giallorossi così, escono dal campo finalmente tra gli applausi, con una sicurezza in più e non esistono commenti e insinuazioni dei “tuttologi” del calcio: la Roma è una squadra forte ed ha bisogno soltanto di sbloccarsi psicologicamente e sono proprio le partite come quelle di ieri sera (anche se non è arrivata la vittoria) a dimostrare che, quando si gioca così, ogni rimonta è possibile.
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