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RICCARDO BOSSI, FIGLIO DEL SENATUR, FUGGE PER NON PAGARE IL RISTORANTE

AG.RF 21.11.2019

(riverflash) – Uno dei gravi problemi nelle monarchie è costituito dai figli che non valgono i padri. La discendenza non offre garanzie e sistemare i figli è diventata un’ossessione anche in tempi di repubblica. Il senatore Umberto Bossi, ex-leader della Lega Nord, forse immaginava che fosse uno dei suoi figli a muovere le italiche folle e non Matteo Salvini. Il “senatur” puntava sul secondogenito Renzo, detto “il trota”. Di indole mite, faticava negli studi e il partito di papà fu costretto a comprargli una laurea in Albania. Di carattere presuntuoso, invece, il primogentito Riccardo Bossi che, sabato 16 novembre, se ne sarebbe andato via dal ristorante senza pagare il conto, 66 euro per una cena per due in un locale in piazza Beccaria a Firenze. Questa l’accusa per la quale Riccardo Bossi, 40 anni, primogenito del fondatore della Lega Umberto Bossi, è stato denunciato. La notizia è riportata da Nazione e Corriere Fiorentino. Tutto sarebbe accaduto sabato sera scorso. Da quanto riportano i due quotidiani, Riccardo Bossi è stato rintracciato in un residence in base al numero di telefono che il ristoratore aveva salvato nella sua agenda quando era stata contattato per la prenotazione. Il cliente si era allontanato con la scusa di andare a prelevare denaro in contanti dopo che la sua carta non aveva funzionato.

Non è la prima volta che Riccardo Bossi ha problemi con la giustizia. Nell’inchiesta per lo scandalo sui fondi della Lega emerso nel 2012 è stato condannato a 1 anno e otto mesi di reclusione, sospesi dalla condizionale.

Riccardo Bossi, figlio di Umberto, all’interno del tribunale di Milano per il processo con rito abbreviato nel quale il figlio del Senatur, imputato per appropriazione indebita perch?? avrebbe fatto spese personali con i fondi del partito, verr?? interrogato, Milano, 14 dicembre 2015. ANSA/STEFANO PORTA

Spese con i fondi della Lega per circa 158mila euro. Soldi pubblici che avrebbe usato, tra il 2009 e il 2011, per pagare “debiti personali”, “noleggi auto”, le rate dell’università dell’ Insubria, l’affitto di casa, il “mantenimento dell’ex moglie”, l’abbonamento alla pay-tv, “luce e gas” e anche il “veterinario per il cane”.

 

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