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RENZI SI E’ DIMESSO: APERTA UFFICIALMENTE LA CRISI DI GOVERNO – DA OGGI LE CONSULTAZIONI

Combo  Renzi

AG.RF.(redazione).08.12.2016

“riverflash” – “Ciao a tutti” firmato Matteo Renzi. Si è conclusa così, l’esperienza di governo di Renzi che, come aveva “promesso”, dopo la direzione del Pd è salito al Colle e si è dimesso, aprendo di fatto, la crisi di governo. Dalla giornata odierna alle ore 18.00 dunque, prenderanno il via le consultazioni (che si chiuderanno sabato con Forza Italia, M5Stelle e Pd), con il presidente del Senato Pietro Grasso, la presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente emerito Giorgio Napolitano.  Le consultazioni saranno chiuse sabato. “Siamo il partito di maggioranza relativa, ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio nel suo intervento, dobbiamo dare una mano al presidente della Repubblica affinchè chiuda la crisi, nelle modalità che riterrà più opportune, nelle modalità che individuerà” ed ha proposto la nomina di una delegazione “ad hoc”, composta da uno dei due vicesegretari, Guerini, dal presidente Matteo Orfini e dai due capigruppo Ettore Rosato e Luigi Zanda”, oltre a proporre che “la direzione sia convocata in modo permanente per consentire alla delegazione di venire a riferire quando vi saranno elementi di novità”. “Noi non abbiamo paura di niente e di nessuno e se gli altri vogliono andare a votare, dopo la sentenza della Consulta, lo dicano perché qui si tratta tutti di assumersi la responsabilità. Il Pd non ha paura della democrazia e dei voti”. Nessun dibattito poi (per il momento), sulla sconfitta nel referendum e sui rapporti interni, mentre la minoranza ascoltava senza intervenire. Dal lato opposto invece, si sono fatte sentire le opposizioni: il leader della Lega, Matteo Salvini è tornato ad attaccare parlando di “voto o piazza”: “noi scenderemo in piazza: il 17 e il 18 dicembre e siamo pronti per una raccolta firme per elezioni subito. Questa la nostra risposta a Renzi e Mattarella se pensano di farci perdere ancora del tempo”. Non vuole perdere tempo la Lega, rifiutando così un governo di larghe intese, e della stessa opinione è il Movimento 5Stelle (“Non vogliono andare a votare subito per mantenere i privilegi…”) ed hanno già depositato a Montecitorio una proposta di legge che estende i principi del sistema elettorale vigente per la Camera e il Senato. “In questo modo, il giorno dopo che la Consulta si sarà pronunciata, avremo già una legge elettorale per entrambi i rami del Parlamento: chi propone altro vuole imporre al Paese l’ennesimo governo non eletto”, ha scritto Beppe Grillo nel blog e ancora: “Gli italiani devono essere chiamati a scegliere sul loro futuro con libere elezioni il prima possibile. Il 24 gennaio la Corte Costituzionale, grazie ai ricorsi presentati anche dal M5S a Torino e a Messina, Genova e Perugia, si pronuncerà proprio sull’Italicum e dai suoi rilievi uscirà fuori un ‘Legalicum’ depurato dai vizi di incostituzionalità che abbiamo denunciato I principi indicati dalla Consulta, daranno vita automaticamente alla nuova legge elettorale per la Camera (il Legalicum) e saranno applicati anche per il Senato”.

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