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Partenza lanciata di Umbria Libri 19 con il trittico «Coreografia e topografia italiana del XVI secolo»

di Francesco Angellotti (AG.RF 22.10.2019)

(riverflash) – Dove poteva iniziare l’evento di presentazione di nuovi libri, che sono di spicco per la ricezione di un pubblico moderno? Certo in Biblioteca. Ed allora, sabato 19 ottobre, presso la Biblioteca Comunale di Terni, sono accorsi in tanti per iniziare la rappresentazione, che tornerà giovedì 24, venerdì 25 e sabato 26, iniziando gli appuntamenti fin dal mattino.

   La partenza è molto importante, bisognava render l’idea della dimensione dell’avvenimento.

   Allora: i cavalli sono agli ordini dello starter: Partiti !

   Il librone che è stato presentato è una raccolta enorme, suddivisa in 3 volumi. Capirete che non è alla portata di tutti, che entrati in libreria, interessati all’argomento, possono comprare un testo che viene venduto ad un prezzo altissimo, quanto il suo valore.

   Allora dal Comune di San Gemini hanno pensato di lanciare la promozione d’acquistare una copia di tutt’e tre i volumi enormi, e donarli alla Biblioteca di Terni, che potrà concederli in visione a chiunque troverà interesse a consultarli.

   Ma, va bé le rifinitezze grafiche e la particolarità dei contenuti, ma che libri sono?

   Dopo uno studio meticoloso di 5 anni, Fabrizio Ronca e Stefano Bifolco hanno recuperato i documenti storici, per comporre a posteriori una “Coreografia e topografia italiana del XVI secolo – Catalogo ragionato delle Opere a Stampa”.  Un’analisi grandiosa, che ripropone le testimonianze che i cartografi riportavano della nuova geografia, dopo la scoperta dell’America;  disegnando nei loro studi le testimonianze raccolte dai racconti, e dagli schizzi, dei diversi Esploratori. Fornendo i presupposti che sconvolsero l’Economia; perchè l’Europa occidentale, da Venezia, deviò le sue attenzioni verso il Nuovo Mondo, che offriva diverse novità alimentari e commerciali: oltre che di dominio attraverso il colonialismo, ma questo è un altro discorso.

   I confini riportati non sono esatti al dettaglio, e non potevano esserlo; ma la configurazione del Mondo, sulla prima cartina recuperata disegnata nel secolo XVI, appare precisissima; a parte una grande isola tra la punta dell’Africa ed il Polo Sud, che difficilmente è l’Australia. Forse riporta di una Terra che è stata sommersa dal Mare? Queste sono solo fantasie.

   Comunque alla conferenza, molto seguita da un folto audio, è intervenuto il rappresentante del Lions Club Sangemini, che ha spiegato la coerenza dell’Associazione nello svolgere un gesto così importante nei favori della biblioteca di Terni; sono intervenuti altri tecnici, che hanno delucidato sulla composizione della Pubblicazione, che racchiude più di 2000 stampe, recuperate nelle biblioteche di tutt’Europa, risalenti al ‘500; corredate da delucidazioni e commenti, riportate da quanto veniva esposto all’Epoca; ha avuto la parola anche il presidente di Assocarta Alberto Sorbini, che ha specificato l’importanza dei nuovi dispositivi tecnologici; perchè nei musei di tutt’Europa i documenti erano tutti stampati, e i rappresentanti interpellati son stati felici di porgere le copie per lo studio. Invece in Italia gli addetti sono stati sempre molto restii nel far verificare i documenti, avendo a disposizione solo gli originali. Però, questo andrebbe inquadrato per dar valore ai documenti su carta, e non creare confusione sui tasti che fanno perdere il senso della personalità e della razionalità; è stato confermato l’essenzialità di poter offrire la documentazione di reperti che temono la consumazione se esposti all’aria, ma per questo non si possono segregare; ma stamparle per offrirle allo studio, come avviene in tanti paesi all’Estero, non sarebbe allontanarle dal pubblico per rinchiudere il loro valore, ma vorrebbe dire, invece, esaltarle per assorbire il loro valore.

   Questo è il guaio dell’Epoca: abbiamo scoperto un sistema di comunicazione straordinario, che è scappato di mano e non sappiamo inquadrarlo, perchè ci sovrasta.

   Per consultare i testi con le immagini del XVI secolo sulla topografia del Nuovo Mondo, come effettivamente era stato chiamato quando ancora non era diviso in Stati, basterà andare alla Biblioteca di Terni. Anche se poi ci hanno pensato bene gli invasori europei a dividere le Terre in Nazioni; così i conflitti tra popolazioni si sono tramutati in conflitti tra Stati; e fu significativo che Dvorak, quando partì dall’Europa per una nuova esperienza musicale in America, scrisse la composizione “Dal Vecchio al Novo Mondo”, secondo tradizione di come era sorto il nome della enorme  località scoperta, che ormai condivideva la storia dell’Europa.

   Subito dopo è seguita un’esposizione dell’Associazione Stefano Zavka Onlus (in onore e ricordo di un personaggio che per la sua causa ha donato la vita), che promuovendo “Vette in Vista”, invitava ad iniziative promozionali. Secondo l’esortazione “Voci della montagna”, gli appassionati avranno modo d’esprimere ai presenti le loro esperienze in 5 minuti con racconti, poesie o declamazioni dei brani scritti o preferiti. Si svolgerà anche un’arrampicata dedicata a Zazà, che è il soprannome di Stefano; poi i ragazzi delle scuole medie sono invitati allo svolgimento d’Attività di volontariato tutto l’anno, ed inoltre è stata importante l’ iniziativa per avvicinare alla montagna tutti, anche i disabili che non potendo scalare, vengono resi partecipi della bellezza di certe esperienze.

   Siamo in un momento storico in cui si sta perdendo l’equilibrio della personalità, e si viene ammassati, attraverso l’affermazione di tanti Valori degradanti, lanciati verso l’utilitarismo e la spersonalizzazione. Sono queste attività a portare sulle cime dei monti, per parlare con il Cielo e sentire la Natura che penetra nell’Anima; in quanto, essendo uno sbocco essenziale, vien  recuperata l’umanità interiore, onde tornare ricchi della nostra personalità.

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