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SINISCALCHI – NE’ INDULTO, NE’ AMNISTIA: LA SOLUZIONE FUORI DAI CONFINI

sinix sorride(AG. RF  Fonte Il Giornale d’Italia 15.03.2014)

(riverflash) – Avvocato di lungo corso, amante del diritto e  grande esperto di economia, Renato Siniscalchi è da sempre in prima fila per rendere efficiente quella vergogna italiana chiamata macchina della giustizia. Un apparato lumaca, svogliato, per nulla idoneo.

Senza peli sulla lingua il legale affronta con noi tutte le problematiche del Paese. Dalla gravissima situazione delle carceri, ormai al collasso, alle responsabilità oggettive di alcuni magistrati, “colpevoli” di voler dettare perfino l’agenda alla politica. Senza trascurare il nuovo – ma già vecchio – governo Renzi.

Le prigioni scoppiano, Strasburgo non fa altro che bacchettarci. Ma di riforma della giustizia, neanche a parlarne…
La situazione è paradossale, ma purtroppo bisogna essere oggettivi. La verità è che tutta questa volontà di intervenire probabilmente non c’è.

Rimedi “straordinari” come amnistia e indulto rappresentano davvero l’unica soluzione possibile?
Assolutamente no. Entrambi servirebbero solo a rinviare i problemi. Ci vorrebbe invece una regolamentazione più stringente sugli immigrati. Una normativa che dia più garanzie a noi e anche a loro.

Che fine ha fatto la famosa depenalizzazione?
A quanto pare potrebbe tornare in auge. Sono pochi i reati che si possono depenalizzare, servono pene alternative. La depenalizzazione non ha mai risolto nulla.

Responsabilità civile dei magistrati. Favorevole o contrario?                                                                     Favorevolissimo. I giudici quando sbagliano devono pagare. Soprattutto quelli che pongono in essere delle sentenze vergognose.

È vero che i giudici dettano l’agenda alla politica?
Ci sono grandi connessioni, molti di loro sono in Parlamento da anni. E questo non va bene.

Orlando, un politico alla Giustizia?
Mi provoca?

Come sarebbe a dire…
È una nomina vergognosa.

Una scelta di Napolitano?
Forse di Dio.

Economia. Da Saccomanni a Padoan. Tutto cambia perché nulla cambi. Anche lei si appella al Gattopardo. Quantomeno ha azzeccato i congiuntivi… Ma si spieghi meglio.
(Risata). Draghi per Draghi. Uguale Draghi al quadrato.

Cosa farà Padoan adesso?
Quello che ha sempre fatto. Tassarci.

Renzi è davvero il nuovo che avanza?
Il vecchio, forse. Non mi sono mai piaciuti quelli saliti al governo senza passare per le elezioni. Ma poi lui non era quello che ripeteva continuamente a Letta “stai tranquillo?”. A Roma il detto dice che tranquillo ha fatto una brutta fine.

Già, è morto… F.Co.

 

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