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NBA FINALS: “BUILT VS BOUGHT”, SPURS VS HEAT, CHE LO SPETTACOLO ABBIA INIZIO

di Daniele Mulas – 05.06.2014

Stanotte alle 03.00 partiranno le NBA Finals tra Miami Heat e San Antonio Spurs. Il Re-match della scorsa stagione apre il sipario a scenari incerti e tutti da gustare, scenari che solo lo spettacolo della NBA può garantire.

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Di nuovo loro, come nel 2013: nettamente le squadre migliori della Lega. Certo dispiace vedere l’MVP Kevin Durant fuori dalle finali, ma Miami e San Antonio si sono ampiamente meritate lo scettro di “regine”. A San Antonio non chiedevano di meglio, e i cartelloni apparsi in città “BUILT VS BOUGHT”, “costruiti vs comprati”, fanno capire come la sconfitta bruciante inferta da Miami nelle finali passate sanguina ancora. Ma coach Pop e i suoi Big Three sono pront i a prendersi la loro vendetta: i Texani possono contare sul basket splendido di 3 autentici dinosauri, e non solo per l’età (106 anni in tre), ma anche per la forza e la cattiveria che hanno nel ridurre a brandelli gli avversari. Manu Ginobili, Tim Duncan e Tony Parker, tre leggende, tre giocatori infiniti, c’è poco altro da aggiungere. Popovich partirà sicuramente da loro, ma sono molte le armi che il coach di Chicago può sfoderare contro l’armata dalla palla infuocata. Due nomi su tutti: Boris Diaw e Kawhi Leonard, giocatori importantissimi per gli equilibri degli Spurs. Il francese ha dimostrato di poter essere un fattore sia in attacco che in difesa, trascinando la squadra per larghi tratti contro Oklahoma, mentre il californiano si è fatto trovare pronto in ogni situazione, concentrato e spietato; è un’alternativa formidabile per l’attacco Neroargento.  E come possiamo dimenticarci di lui, il primo italiano a prendere parte ad una finale NBA? Marco Belinelli. Da San Giovanni in Persiceto con tutta l’aggressività e la tenacia che serve, Marco sarà certamente pronto a donare ai suoi compagni tutta la sua qualità cestistica e fisica per l’obiettivo comune: l’agognato anello che a San Antonio manca dal 2007. Non era mai successo in passato che un nostro connazionale arrivasse così in alto nel basket a stelle e strisce, ma ora è accaduto: c’è uno di noi tra

San Antonio Spurs v Atlanta Hawks

quelli di San Antonio, uno che si alzava alle 3 del mattino esattamente come noi quando Jordan vinceva da solo le finali. Non sarà facile, ma il sogno è a un passo e noi siamo con te. Buona fortuna Beli!

 

 

 

Dall’altra parte però ci sarebbero bi-campioni in carica degli Heat, alla loro quarta finale consecutiva e con il giocatore più dominante della NBA dalla loro parte. LeBron James non rimarrà a guardare che la vendetta degli Spurs si concretizzi sotto il suo sguardo: la legge del Re, la legge del Prescelto ha fatto fuori chiunque si sia messo tra lui e l’anello, e da quando perse le finali contro Dallas nel 2011, negli occhi del più forte c’è la consapevolezza che solo lui può spostare gli equilibri. Wade e Bosh sono pronti al servizio di King James e di coach Spoelstra. Flash è pronto con la sua velocità e con la sua visione del gioco a tramortire la difesa texana, mentre Bosh è un giocatore completamente rinnovato dall’ultima volta che affrontò gli Spurs nelle finali passate e che concluse gara 7 con 0 punti. Ma attenzione al vero asso nella manica di Miami: Ray Allen. La sua tripla allo scadere in gara 6 ha praticamente deciso la serie passata proprio contro gli Spurs, e ancora lui,

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Candyman”, è il miglior tiratore in circolazione nell’intero panorama cestistico. Auguri alla difesa degli Spurs che dovrà impedirgli di segnare. Infine, laurearsi per la terza volta consecutiva campioni NBA è un traguardo che fa gola a molti in Florida: non scordiamoci che gli Heat sono una squadra giovane nello scenario NBA, essendo nati nel 1988 hanno appena 26 anni, ed hanno raggiunto i playoffs in 18 volte su 26 stagioni, vincendo già tre titoli. Miami ha fame di storia, ed è pronta a prendersi la corona.

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