AG.RF.(MP).24.12.2016
“riverflash” – L’ 88% degli italiani consumerà a casa propria o di parenti ed amici il pranzo di Natale che richiede in media oltre 3,3 ore di lavoro ai fornelli nelle famiglie, il 6% del tempo in piu’ rispetto allo scorso anno che testimonia uno storico ritorno al “fai da te” casalingo che non si registrava da oltre cinquanta anni. Ciò è quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè “Il Natale sulle tavole degli italiani”, dalla quale si evidenzia che coloro che cucinano il 44% impiega da una a tre ore, in piu’ di una famiglia su quattro (29%) fra tre e cinque ore e nel 14% delle famiglie si arriva addirittura a superare le cinque ore mentre solo il 13% meno di un’ora.
“Il ritorno in cucina – sottolinea la Coldiretti – è confermato dal fatto che ben il 46% dei responsabili della preparazione dei pasti dichiara di preparare personalmente i dolci della tradizione da offrire sulla tavola delle feste. Una tendenza che spinge anche verso una scelta attenta degli ingredienti, con una predisposizione elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine.
Si abbandonano infatti le mode esterofile del passato con il 9% di italiani che si permetteranno le ostriche e l’8% il caviale mentre in forte salita la presenza del pesce locale a partire dalle alici e dalle vongole che saranno presenti in otto piatti su dieci nei menu durante le feste. Tengono cotechini e zamponi nel 72% delle tavole, ma un vero boom si registra per le lenticchie alle quali non rinunciano ben l’88% degli italiani che beneficiano delle tendenze salutistiche, dalla solidarietà con le aree terremotate dove le coltivano e forse anche perché in un periodo di crisi sono chiamate a portar fortuna secondo antichi credenze.
Il risultato è un vero boom degli acquisti nelle fattorie o nei mercatini che saranno affollati a Natale da quasi sei italiani su dieci (58 per cento) secondo l’analisi Coldiretti/Ixè dalla quale si evidenzia che ad essere preferiti negli acquisti al mercatino sono proprio – precisa la Coldiretti – per il 44 per cento degli italiani i prodotti enogastronomici. La migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è quella della presenza personale del produttore agricolo che – sottolinea la Coldiretti – puo’ offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati. Per il cibo e le bevande, si registra infatti una tendenza al ritorno al contatto fisico con il produttore per assecondare la crescente voglia di conoscenza sulle caratteristiche del prodotto e sui metodi per ottenerlo, da raccontare a tavola a parenti e amici.
L’agroalimentare con regali enogastronomici, pranzi e cenoni è quest’anno la voce piu’ pesante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste di fine anno, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,4 miliardi di euro, il 2% in piu’ dello scorso anno. Nel tour de force enogastronomico di quasi due settimane gli italiani – conclude la Coldiretti – faranno sparire quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, cinquanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 800 mila capponi, ma anche frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci”.
IL TEMPO IN CUCINA PER LA TAVOLA DEL NATALE
44% da una a tre ore
29%% da tre e cinque ore
14% oltre le cinque ore
13% meno di un’ora.
Fonte: Il Natale sulle tavole degli italiani Coldiretti/Ixè
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