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LUIGI DI MAIO ACCETTA LA CANDIDATURA A PREMIER

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AG.RF.(redazione).17.09.2017

“riverflash” – E’ stato proprio egli stesso ad annunciarlo sul suo profilo facebook: “mi candido a premier con l’obiettivo di far risorgere l’Italia”. Luigi Di Maio ha deciso: ha accettato la candidatura a premier per il Movimento 5Stelle.Dunque nella lista dei nomi delle primarie, ci sarà anche lui e per il momento, è l’unico ad aver confermato di correre alla votazione on-line, tramite la quale, gli iscritti al Movimento sceglieranno il candidato presidente del consiglio, alle prossime elezioni. Un altro nome in lizza, sembra essere quello Roberto Fico, presidente della commissione di vigilanza Rai, ma si “vocifera” anche quello di Alessandro Di Battista, vicepresidente della commissione Esteri della Camera, che a inizio settembre, aveva annunciato che avrebbe parlato e deciso a “tempo debito”. Il Movimento 5Stelle, ci ha tenuto a precisare che Di Maio non sarà l’unico candidato, non volendo ridurre la votazione on line ad un semplice s’ o no, ad un’unica candidature. E’ noto che il Movimento abbia pubblicato le nuove regole e i requisiti per accedere ad una possibile candidatura: “Ho iniziato questo percorso 10 anni fa, ha scritto Di Maio sul suo blog e non pensavamo nemmeno di entrare nelle istituzioni, poiché ritenevamo che sarebbe stato sufficiente proporre alla politica, progetti validi per essere ascoltati, ma non è stato così: siamo stati totalmente ignorati e a quel punto abbiamo deciso di diventare parte attiva, per far conoscere al Paese il modo indegno di gestire la cosa pubblica: quando siamo diventati la prima forza politica del Paese, tutti hanno cominciato ad avere paura e combatterci con tutto il potere mediatico e  politico che avevano a disposizione. Oggi siamo più forti di prima e vogliamo andare a palazzo Chigi, per far risorgere l’Italia”. E a chi gli contestava che il Movimento aveva sempre sostenuto la sua convinzione nel non candidare indagati, egli ha risposto: “L’esclusione rimane valida per reati gravi, non per querele di altre forze”.

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