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L’ADDIO ALLA ROMA? UNA BATOSTA”. DANIELE DE ROSSI TORNA A PARLARE DEL SUO ADDIO A TRIGORIA

AG.RF.(Maura Peripoli).12.02.2020

“riverflash” – Daniele De Rossi è tornato a parlare si sè in un’intervista e l’ ha fatto con queste parole: “l’addio alla Roma? Una batosta” e l’ha fatto, iniziando a raccontare dall’esperienza del Boca: “Non c’è stato un giorno in cui non mi sia sentito felice: quelli dell’addio a Buenos Aires sono stati giorni tristi, ma la vera batosta è arrivata a Trigoria, uscendo dalla mia camera per andare al pullman, ho pensato, questa è l’ultima volta che chiudi questa porta’, e lì mi sono sentito perso. Quello è stato per me, un momento devastante. In verità, avevo ricevuto diverse offerte dalla serie A, ma non ho voluto aggiungere un’altra maglia italiana a quella della Roma, perché mi sembrava di rovinare una storia bellissima. Il mio fisico ormai è logoro e di soldi ne ho abbastanza”, ha commentato. Subito dopo ha voluto parlare del suo rapporto con Francesco Totti: “È capitato di non parlarci per un mese, anche l’anno scorso. Ma abbiamo giocato vent’anni assieme, ci siamo abbracciati dopo i gol, ci siamo frequentati fuori dal campo, abbiamo avuto anche grandi  litigate, ma poi è sempre finita a risate. Ho vissuto il suo addio come un incubo: è stato un periodo terribile. Anche con Spalletti ho condiviso tanto, abbiamo anche discusso violentemente ma conservo grande stima per lui. Mi infastidiva l’assurdità della situazione: la squadra vinceva eppure Spalletti veniva fischiato, dall’altro lato qualcuno si azzardava a dire che Totti non volesse il bene della Roma”. Ora dunque l’ex centrocampista giallorosso non sa quale sarà il suo futuro: molti vorrebbero vederlo alla Roma: “Nessuno del gruppo Friedkin mi ha contattato, ma non sono in attesa di un nuovo proprietario per tornare a Trigoria su un cavallo bianco. Al settore giovanile c’è mio papà, i rapporti con il club non li ho persi. Al termine del corso potrei allenare in terza serie come in Primavera, vedremo. Allenare la Roma? L’idea un po’ mi pesa ora, perché è un grande club, non puoi pretendere di guidarlo solo perché ne sei stato un giocatore, per quanto amato. Devi prima dimostrare di saperlo fare, se perdi tre partite di fila la gente si dimentica che eri il suo Capitan Futuro e pretende, giustamente, i risultati”.  E dopo essersi “mascherato”, per assistere al derby in curva Sud,  attenderà ora in tranquillità per capire cosa gli riserverà il futuro.

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