di Francesco Angellotti (AG.RF 27.05.2015) ore 18:37
(riverflash) – Ieri pomeriggio mi sono recato ad una Riunione, in cui era materia di studio la Democrazia, dalla sua nascita con Pericle ad Atene nell’anno 400 a.C.n., alla svolta radicale impressa da Rousseau nel ‘700, all’ impostazione attuale, che si divide in due nette correnti, assolutamente antitetiche. Nel preambolo d’introduzione, si è voluto inneggiare all’evento eccezionale avvenuto in Irlanda ove, in una nazione così cattolica, è stato accettato per Referendum il matrimonio Gay, assumendo un atteggiamento libertario e rispettoso delle posizioni che l’Uomo può voler assumere.
Mi sono sentito raggelare il sangue, perché una manifestazione così palese d’appiattimento d’una forza, un po’ deviante nella sua inconsistenza per la verità, ma così scissa e disunita dal contesto sociale, non poteva continuare il suo corso inducendo alla disgregazione dell’Apparato Sociale, ma bisognava integrarlo per renderlo inoffensivo. Quindi, come ripetutamente sempre avviene, si è dato successo e riconoscimento a chi ha assunto una posizione contraria all’impostazione comune; così integrato, lo si rende Organo appartenente alla Società, quindi non c’è più nulla da temere perché il suo messaggio, e le azioni a cui indurrà, saranno Sociali.
Esponendo questo parere, ho indignato l’Assemblea. Mi è stato risposto tanto bello che, per lo meno, adesso i Gay (poi perché non definirli col nome proprio piuttosto che con vezzeggiativi altezzosi) possono sposarsi, acquisendo regolarità nella loro unione coniugale.
Ad una risposta del genere ho trovato ci sia solo da ridere, se non ci fosse da piangere.
La disquisizione in proposito nell’Assemblea è finita là, perché altra era la meteria di disquisizione, certo non meno difficile nella delucidazione. Però l’impressione accolta da quanto mi è stato controbattuto, trovo che sia la conferma di quanto intravisto come vittoria della Società contro l’Individuo.
La dimensione che due… Gay si possono sposare, permette la loro integrazione nella Società, quindi vengono rispettate tutte le regole che inquadrano una Famiglia, che non c’entra niente con Amore e Sentimento, ma è meramente un contratto. Bisogna, quindi, rispettare certi canoni, per aver diritto ad alcuni riconoscimenti legali, che vengono naturalmente assegnati alla Famiglia. Quindi, essere… un Diverso, non vuol dire essere contro, perché integrato. Quindi è riconosciuto come organo della Società, che così non perde la sua supremazia ed identità come Organo Superiore Astratto e Assoluto.
Bella cosa; l’uomo non può essere Uomo, perché dev’essere un Organo della Società che non cura l’espressione e la crescita delle tante persone, ma creando la Massa volge alla sua supremazia, ricevendo casomai una situazione priva di carenze e senza disagi, ma annulla le personalità che non possono esprimere valori individuali, perché tutto è imposto dalla Società, da cui non puoi sgarrare perché, se sgarri, ti racchiude in se stessa e non esci più.
Quest’ultimo discorso risente dello spirito che ha formato una forma di democrazia, che poi democrazia non è; perché non basta donare una situazione stabile ed autosufficiente al Demos, per ritenere d’aver concesso la Libertà e l’Indipendenza; che a sua volta hanno creato una situazione terribile di diseguaglianza e mistificazione che è insostenibile se si vuol presentare come forma risolutiva.
Perciò, ragion per cui, credo che da tutte queste diatribe che si creano, viene fuori solamente che se non interviene un cambiamento rapido e drastico della situazione, per tantissimi motivi ad effetto collaterale, noi Uomini (che siamo intelligenti!) provocheremo violentemente quel che sarebbe meglio avvenisse secondo natura: ovvero la fine di questo Ciclo di Vita.
Però i Gay si possono sposare, allora la questione si potrà affrontare con un’altro spirito.
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