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Il Tartan e una storia antichissima lunga sue secoli

di Valentina Riso (AG. RF. 28.12.2021) Ha dettato tendenza la scorsa stagione, ma la verità è che anche per questo inverno e soprattutto durante il periodo natalizio il tartan torna di moda. Amatissimo dai membri della Royal Family, il tartan è un disegno che non sfiorisce con il passare degli anni e, anzi, si conferma essere un alleato evergreen delle stagioni più fredde. Che sia da indossare o da decoro, questa fantasia conosce un successo inarrestabile capace di attraversare due secoli e numerose interpretazioni: passando da una connotazione regale ed elegante ad un totale stravolgimento in chiave punk negli anni Settanta e Ottanta, il tessuto check giunge fino ai giorni nostri su cappotti, blazer, gonne e persino accessori.

La sua origine è comunemente legata alla Scozia e in particolare alla zona delle Highland, per quanto alcuni storiografi del costume citino il ritrovamento di frammenti di tessuto simile risalenti al VIII sec a.C. nelle miniere austriache di Hallstatt e addirittura la presenza di tessuti con queste trame geometriche nei sepolcri delle mummie di Tarim (2000 a.C.) in Cina.

Nel 1600 nasce il kilt, una gonna che diventerà il simbolo della Scozia. Ma di tessuti tartan ne esistono tipi molto diversi, ognuno dei quali, a partire dalla fine del 1700, rappresenta un clan delle famiglie dell’alta società scozzese. È la Regina Vittoria nel 1800 a renderlo status symbol, sfoggiandolo, con il marito Alberto, durante i loro soggiorni a Balmoral.

Entra nel mondo della moda dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando il kilt diventa un capo popolare tra le persone comuni. Anche le star hollywoodiane lo sfoggiano. Famoso lo scatto del 1950 che ritrae Audrey Hepburn a Londra con una giacca scozzese e un papillon. O quello del 1964 che vede Brigitte Bardot sfoggiare un kilt con un pull rosso a mezza manica e tanto di fiocco abbinato sul capo. In versione moderna, negli anni 70, diventa il simbolo delle ragazze Preppie e Ivy League, mentre in chiave punk, che stravolge la sua essenza bon ton, diventa simbolo di ribellione. Negli anni 80 arriva sulle passerelle sotto forma di pantalone. E negli anni 90, con il grunge – corrente anti-moda nata in seno a band rock come i Nirvana e i Pearl Jam – torna a essere protagonista in una versione totalmente effortless e in un mix di sovrapposizioni. Ancora oggi è oggetto dell’estro dei più grandi fashion designer.

Oggi il tartan non si presta soltanto alla lana, ma viene utilizzato anche per altri materiali ed è facile che continui a dettare tendenza.

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