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Il mondo della moda riscopre la canottiera

di Valentina Riso (AG. RF. 24.08.2022) Nata agli albori del Novecento come umile protettrice delle piu’ nobili camicie maschili, e per le mamme della salute del figlio prediletto, ritorna la canottiera diventando subito un must nelle passerelle.
È un indumento che ha una storia variegata alle spalle: in principio, deve il suo nome al canottaggio: veniva indossata dagli atleti perché, lasciando libere le spalle, non impediva i movimenti. Successivamente fa breccia nel cuore degli operai grazie alla sua innegabile praticità: leggera, economica, permette di muoversi agilmente ed è facilmente lavabile.

Immancabile nel guardaroba dell’uomo meridionale, da indumento identificativo di una classe sociale, diventa ben presto, a partire dagli anni 50, un capo cult grazie al cinema, da Brando a Bruce Willis di “Die Hard” e Robert De Niro di “Toro Scatenato”.
Negli anni Settanta, tra i primi movimenti studenteschi tornò nuovamente protagonista e iniziò ad essere indossata con più frequenza al posto delle camicie, sia da uomini che da donne. Complice forse, di nuovo il cinema che propose personaggi con la canottiera più positivi, rispetto al passato. Il salto alle passerelle fu inevitabile. I primi a presentarla furono Jean Paul Gaultier, Dolce&Gabbana ed Helmut Lang.

Nel corso degli anni e’ entrata nel look di altre sottoculture, tra cui gli skateboarders, i musicisti punk degli anni Ottanta e i rapper, per non parlare della politica, da Mussolini, Umberto Bossi a Bettino Craxi. Il minimalismo anni Novanta ne ha fatto, poi, un vero punto di riferimento.

Ma la vera stagione della canottiera è questa: il modello cult è a costine, con le spalline larghe, rigorosamente bianca, come quella proposta da DSquared2. Da Louis Vuitton a Chanel, in passerella spopolano le versioni crop, mentre Acne Studios sceglie una variante destrutturata, basic, minimalista. Prada la rende il pezzo iconico della prossima collezione autunno 2022. Anche Bottega Veneta rilancia l’indumento e lo fa con il debutto del primo look di Matthieu Blazy. È addosso a Elliot Page sulla copertina di ‘Esquire’ nella versione firmata Ralph Lauren. Sul tappeto rosso dei Grammy con Justin Bieber sotto l’abito Balenciaga

Hanes, la multinazionale della North Carolina che dal 1900 produce biancheria utilitaria “all american”, produce da sempre versioni per tutte le tasche.

La sua versatilità la rende il punto di partenza per moltissimi look: è sofisticata sotto il blazer maschile o con la gonna longuette ma è perfetta anche sotto una camicia fantasia, magari da portare aperta, o con i pantaloni colorati in lino per l’estate. Con la mini in pelle e gli anfibi diventa subito rock. L’abbinamento più efficace è quello più basic, cioé con i jeans.

Insomma, la canottiera non è mai stata solo un indumento. Ha portato con sé dei significati più di qualsiasi altro abito. Ancora oggi su di essa ci sono pareri differenti: tra chi la considera una caduta di stile e chi la vede come un capo iconico da sfoggiare. Il segreto, come per qualsiasi abito, però sta nel saperla indossare. Non c’è capo d’abbigliamento che non possa risultare incredibilmente chic o incredibilmente kitsch, dipende tutto dallo stile personale.

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