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IL MALCONTENTO DEL PERSONALE DI ROMA CAPITALE IN UNA LETTERA A IGNAZIO MARINO

AG.RF.(Flavia Guarino).19.12.2013 (ore 5,53)

“riverflash” – Le sezioni Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil hanno inviato una lettera aperta al sindaco Marino in merito alla questione dei dipendenti comunali dichiarando e denunciando lo “sconforto e il malcontento che pervade il personale in servizio presso Roma Capitale”.

 Il primo cittadino viene criticato di inadempienza agli impegni assunti durante il primo incontro con le segreterie dei tre sindacati confederali che chiedevano “un reale decentramento amministrativo, una linea seria e definiti a di valorizzazione delle risorse interne e un autentico riconoscimento del merito professionale”. Quello che si è evinto però è stato tutt’altro: Marino ha avuto “un atteggiamento dilatorio, elusivo e allusivo a possibili scelte restrittive oltre il non rispetto degli impegni già preventivamente fissati con i sindacati riguardo la riorganizzazione di municipi e Dipartimenti per evitare provvedimenti iniqui verso i dipendenti”.

 Questa è stata definita dai tre sindacati come una sorta di “latitanza” dello stesso Marino, latitanza che, da quanto si legge dalla lettera aperta, porterà solo alla “diminuzione del livello qualitativo e quantitativo dei servizi offerti alla cittadinanza”.

 “Non si stupisca se a breve vedrà o sentirà parlare di: scuole e nidi impossibilitati all’accoglienza dei bambini; servizi alla persona sospesi o ridotti; sportelli demografici chiusi; sicurezza cittadina a rischio”: con queste parole i tre sindacati confederali hanno in qualche modo avvertito Marino del risultato che porterà la sua politica nei confronti dei lavoratori comunali, politica che gli stessi sindacati non sono più disposti ad appoggiare  accusando addirittura di “incapacità” e “mancanza di volontà” il primo cittadino.

 La lettera si è conclusa con un avvertimento: “Verranno adottate tutte le iniziative di carattere sindacale a tutela dei diritti e dei legittimi, nonché della professionalità dei lavoratori capitolini. Verranno altresì denunciate con dovizia di particolari agli organi di informazione le cause dei disagi che la cittadinanza dovrà sopportare per assenza di una visione lungimirante nella gestione del patrimonio più importante di cui dispone un’Amministrazione: le risorse umane”

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