AG.RF.(redazione).13.05.2024
“riverflash” . Un disastro per non dire un’ umiliazione: è finito nel peggiore dei modi lo scontro diretto per la Champions tra Atalanta e Roma e poteva finire molto peggio: ci ha pensato De Ketelaere con una doppietta in 2 minuti ( ’18 e ’20 del primo tempo) a regalare un posto in Champions ai suoi compagni, contro una Roma, l’ombra di se stessa, umiliata dai bergamaschi che correvano il doppio e hanno mostrato tecnica, determinazione e forma fisica da vendere. Il rigore trasformato da Pellegrini nel secondo tempo, non ha minimamente scalfito o rallentato la voglia di vittoria, meritatissima, della squadra di Gasperini. “Loro andavano al doppio, forse con due attaccanti potevamo fare meglio, non meritiamo di arrivare davanti a questa Atalanta, ma dobbiamo arrivare sesti. Ci siamo sciolti dopo il primo gol, la reazione deve essere mentale, non possiamo attaccarci alla stanchezza perché anche loro hanno giocato ogni 3 giorni, sono ancora in corsa per 3 competizioni e andavano al doppio della velocità. Non c’è stata storia ieri tra Atalanta e Roma, per un’ora gli avversari hanno dato una lezione di gioco ai giallorossi che non sono riusciti a contenerne la forza e si sono anche salvati da una possibile “imbarcata” che non è arrivata per le numerose occasioni sprecate e le provvidenziali parate di Svilar. Dopo appena 18 minuti, la Roma era sotto di 2 gol, capitalizzati benissimo e questa vittoria ha anche “regalato” alla Juventus e al Bologna, la matematica qualificazione in Champions. De Rossi ha schierato ieri la formazione tipo, mancava solo Dybala (assente sempre nei match più importanti), al suo posto il giovane Baldanzi: l’Atalanta parte a mille, fa il bello e cattivo tempo contro una Roma annientata dal gioco spumeggiante degli avversari, tanto che la squadra va a riposo con sotto di 2 gol, che avrebbero potuto tranquillamente essere molti di più. Nella ripresa De Rossi prova a correre ai ripari, inserendo Abraham e Bove per cambiare qualcosa tatticamente, ma la squadra di Gasperini è una furia scatenata e sfiora addirittura il tris: l’umiliazione peri giallorossi viene “attutita” dal rigore di Pellegrini, fischiato dall’ arbitro per un fallo in area su Abraham, ma la rimonta non arriva per una stanca, demotivata e affaticata, che si trova ora, a dover difendere “addirittura” il sesto posto in classifica.
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