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CROLLANO I CONSUMI DEGLI ITALIANI, SECONDO L’ISTAT LA FIDUCIA È SCESA DA DICEMBRE A GENNAIO

(riverflash) – Calano i consumi degli italiani, anche per i generi di prima necessità. Secondo i dati, resi pubblici dall’Istat, c’è stata una flessione da dicembre 2012 (85,7) a gennaio 2013 (84,6). Le cause sono i sempre meno soldi, poche opportunità attuali di far crescere il bilancio di casa e scarsa fiducia di investire sul futuro.  L’aumento degli stipendi è solo del 1,5% all’ora, mentre il costo della vita si è raddoppiato.

Il clima di fiducia, a livello di territorio, è in leggero aumento nel Nord Ovest, ma cala sensibilmente nel Centro Sud. Per trovare un’analoga crisi di fiducia nel futuro degli italiani bisogna andare indietro al gennaio 1996.

Secondo le Associazioni dei consumatori il costo complessivo delle bollette di acqua, luce, gas e rifiuti ha sfiorato lo scorso anno i 2.400 euro l’anno a famiglia. Il tutto mentre si abbassano gli stipendi.

L’Istat conclude così la nota: “Alla fine di dicembre la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo e’ del 28,4% nel totale dell’economia, e del 6,8% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto e’, in media, di 36,7 mesi per l’insieme degli occupati e di 39,8 mesi per quelli del settore privato”.

Secondo Confindustria l’Italia sta toccando il fondo della recessione e si aspetta il rimbalzo. Ma quanti hanno fiducia che il rimbalzo ci sarà?

AG.RF 28.01.2013

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