
AG.RF.(redazione).01.03.2018
“riverflash” – Il Milan non si ferma più: dopo la recente vittoria in Campionato contro la Roma, è tornato ieri sera all’Olimpico per la partita di Coppa Italia contro la Lazio, che valeva l’accesso alla finale. Sono stati i rossoneri a passare (4 a 5 ai rigori con Donnarumma e Strakosha in serata di grazia), dopo che il match era finito a reti inviolate, così come i tempi supplementari. Il primo tempo è stato piuttosto vivace con la Lazio che si è mostrata subito aggressiva e vicina al vantaggio nei primi minuti della partita e nel corso dei primi 45 minuti, Immobile ha provato più volte a segnare senza successo, (ieri sera il portiere rossonero ha parato l’imparabile) mentre alla mezz’ora, il Milan ha sprecato la sua occasione con Cutrone che, a porta vuota, non è riuscito a trovare la deviazione vincente. La ripresa inizia con il Milan che si affida alle ripartenze e rimane compatto e determinato, così come siamo abituati a vederlo sotto la gestione Gattuso, tuttavia la partita finisce 0 a 0 e si va quindi ai supplementari che proseguono sulla scia dei 90 minuti iniziali quando, a 2 minuti dalla fine, alla squadra di Gattuso, non capita a Kalinic l’occasione del “colpaccio”: smarcato da Bonucci, si trova solo davanti a Strakosha da Bonucci, manda alto sopra la traversa tra la disperazione dei compagni e di Gattuso. L’arbitro fischia la fine della partita e si va ai rigori: apre Immobile che va in gol e subito dopo è show per Strakosha e Donnarumma col biancoceleste che para a Rodriguez e Montolivo e col rossonero che ipnotizza Milinkovic-Savic e Lukas Leiva. A Bonaventura il compito di pareggiare i conti al terzo tentativo. Poi segnano tutti e si va ad oltranza fino al penalty di Luis Felipe subentrato nel secondo tempo a Luis Alberto che sbaglia, mandando alta la palla sopra la traversa. Ed è “toccato” proprio a Romagnoli, (il laziale doc), regalare la vittoria e l’accesso alla finale al Milan. L’ex difensore si avvicina al dischetto per battere quello che potrebbe essere l’ultimo rigore della serata all’Olimpico; lunghissima rincorsa e palla in rete che manda in visibilio i tifosi rossoneri, ma lui non esulta, dispiaciuto in cuor suo, di aver “dovuto” dare un dispiacere ai biancocelesti. Si è trattato di una partita giocata tra due grandi squadre e ieri sera, più che mai, si è visto il grande lavoro di Gattuso, sia sulla condizione atletica, sia sul carattere della sua squadra, che sembra non conoscere più la parola sconfitta. Rino Gattuso è l’anima di questa squadra e l’ha fatta rinascere, un vero e proprio guru. “Io guru? – ha commentato il mister rossonero a fine partita – no, non sono nessuno: i miei giocatori sono stati bravi a soffrire, a limitare Immobile e una squadra che segna molto e credono fermamente in ciò che fanno: io ho ancora tanto da imparare, ma vivo un sogno”. Ovviamente dispiaciuto Simone Inzaghi che ha giudicato positivamente la prestazione della sua squadra, anche se “ dovevamo essere più lucidi sotto rete. Resta il rammarico, perché abbiamo dominato 70’ e giocando in casa, avevamo il dovere di portare a casa la vittoria: ora dunque vogliamo rimanere avanti in classifica (con la testa giusta per affrontare la Juve sabato) e arrivare in finale in Europa League”.
IL TABELLINO
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Caceres (24’ st Luiz Felipe), De Vrij, Radu; Marusic (3’ pts Lukaku), Parolo, Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto (27’ st Felipe Anderson), Immobile. A disposizione: Guerrieri, Vargic, Patric, Basta, Bastos, Wallace, Murgia, Nani, Caicedo. Allenatore: Inzaghi
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie (6’ pts Montolivo), Biglia, Bonaventura; Suso (3’ sts Borini), Cutrone (25’ st Kalinic), Calhanoglu. A disposizione: A. Donnarumma, Guarnone, Abate, Gomez, Musacchio, Zapata, Locatelli, Mauri, André Silva. Allenatore: Gattuso
ARBITRO: Rocchi di Firenze
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