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ELEZIONI 2018, CHIUSE LE CAMPAGNE ELETTORALI: TUTTI IN SILENZIO ASPETTANDO I RISULTATI

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AG.RF.(redazione).03.03.2018

“riverflash” – Si è svolta ieri, l’ultima giornata della campagna elettorale dei diversi partiti che parteciperanno alle elezioni politiche del 2018 e diverse sono le posizioni e le aspettative dei leader che li rappresentano. Luigi Di Maio afferma: “Siamo ad un passo dalla vittoria”, parole supportate da Beppe Grillo che aggiunge: “Noi soli contro FI, diamo l’ultima spallata”, mentre Renzi puntualizza: “ Meglio all’opposizione che con gli estremisti”. Grasso è convinto di poter arginare la destra e Tajani e Salvini scalpitano per diventare premier. E’ questo dunque lo scenario che si è presentato ieri alla chiusura dei giorni passati nelle piazze a convincere gli elettori a votare questo o quel partito, ma il vero rischio di queste nuove elezioni, sono gli indecisi che, stando alle stime, potrebbero ammontare a 4 milioni. Tuttavia il Movimento 5 Stelle sembra non conoscere indecisioni anzi, i grillini sono sicuri della vittoria “Al di là di quale percentuale si tratti, da quello che ho visto io il M5S può vincere in tutti i collegi uninominali del Sud e in molti del Nord e così possiamo raggiungere la maggioranza per governare” – ha dichiarato il candidato premier dei 5Stelle ieri, a Piazza del Popolo, dove si concludeva la campagna elettorale, assicurando, in caso di vittoria, di voler procedere con “un decreto in tre punti: al primo dimezzeremo lo stipendio ai parlamentari della Repubblica, al secondo togliamo i vitalizi e al terzo disponiamo 30 miliardi di sprechi verso aiuti alle famiglie e ai pensionati”. Ed ha anche ricordato: “Il Movimento è stato dato per morto ogni 6 mesi negli ultimi 5 anni e oggi siamo qui con un consenso ancora maggiore rispetto al 2013, ma se allora siamo entrati in Parlamento come opposizione stasera quell’era finisce e inizia quella del governo”. Ovviamente di parere opposto è Matteo Renzi che ha affermato: “Il Movimento 5 Stelle ci ha insultati e non avrà mai i nostri voti: parleremo di sconfitta solo nel caso in cui non dovessimo arrivare ad essere il primo partito e il primo gruppo in Parlamento, non nascondendo di fatto, il timore che i grillini possano ottenere maggiori voti del partito democratico. E infine la coalizione che fa capo al centro destra, con Forza Italia, che ha rilanciato la candidatura a premier di Antonio Tajani “ Con lui i nostri interessi in Europa verranno protetti”, la Lega con Salvini “Con Renzi, Grillo e la Boldrini non abbiamo niente a che fare”, chiudendo quindi la porta a qualsiasi possibile alleanza e Fratelli d’Italia con la Meloni (candidata premier), che ha puntualizzato: “E’ una competizione leale all’interno della coalizione e vedremo i cittadini chi preferiranno tra i tre nomi in campo. Speriamo vogliano dare a una donna l’opportunità di misurarsi alla guida della Nazione”.

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