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CARLO CALENDA, IL NUOVO MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

carlo-calendaAG.RF 11.05.2016

(riverflash) – Scelta Civica, partito che non compare nei sondaggi delle prossime amministrative, ha un nuovo ministro nel governo a guida Matteo Renzi, nato per decisione sovrana di Giorgio Napolitano e non eletto dal popolo. Il nuovo ministro dello Sviluppo Economico si chiama Carlo Calenda e prende il posto di Federica Guidi, che si era dimessa dopo gli scandali che hanno coinvolto il suo compagno Gianluca Gemelli. Recentemente Calenda, che ricopriva la carica di viceministro allo Sviluppo, era stato inviato a Bruxelles in qualità di referente per l’Italia. Il suo nome non era in pole position per la successione della Guidi, a cui era favorito Chicco Testa, troppo amico di vecchi califfi della sinistra per non scontentare la parte democristiana dell’esecutivo, quella di Alfano, e in appoggio del governo, quella di Verdini. Altro nome caldo era quello di Claudio Di Vincenti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e troppo vicino a Renzi per non urtare gli alleati.

Il curriculum di Carlo Calenda ci consegna il ritratto di un manager appassionato di politica, uno dei tanti membri del governo Letta che è sopravvissuto al passaggio di consegne del campanellino fra Enrico  e Matteo.

Calenda rientra anche in quella schiena di ex esponenti di Scelta Civica fulminati sulla strada del renzismo: classe 1973, nato a Roma, la sua storia professionale è legata alla figura di Luca Cordero di Montezemolo e alla Ferrari. Calenda è laureato in giurisprudenza alla Sapienza di Roma (e questa è una notizia, visto che nel governo Renzi non mancano i non laureati) e la sua carriera in Ferrari parte nel 1998, poi un passaggio a Sky Italia e infine Confindustria (proprio come la Guidi).

E con Italia Futura, think tank targato sempre Montezemolo, parte il percorso politico che lo condurrà a Scelta Civica, iniziato con un flop elettorale nella circoscrizione Lazio nelle Politiche 2013, dove Calenda non viene eletto. Poco male: Calenda si ritrova comunque a essere vice ministro allo Sviluppo Economico nel governo Letta, confermato da Renzi che poi lo ha promosso ministro.

Fonte: http://www.newspedia.it/

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