Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

BARI: PSICOLOGA AGGREDITA E UCCISA DA UN PAZIENTE PRESSO IL CENTRO DI IGIENE MENTALE

WCENTER 0JNJAEOLPM imgarcieri040913144940_3 Agenzia ArcieriAG.RF. (MP) 04.09.2013

“riverflash” – E’ stata aggredita mentre era in servizio presso il Centro d’Igiene Mentale di Bari ed è stata finita con 28 coltellate da un paziente. Una psicologa di 53 anni è morta così, uccisa con un coltello da cucina. La polizia ha già fermato il presunto assassino, in cura saltuariamente presso la struttura. Il marito, psicologo anche lui, non si da pace ed è attualmente sotto shock come del resto i colleghi del Centro. Al momento dell’aggressione erano presenti 4 medici, 2 assistenti sociali e 3 infermieri. La donna ha lasciato anche due figli. Anche la Fimmg Lazio ha voluto esprimere il suo sgomento per l’accaduto, attraverso un comunicato che pubblichiamo volentieri: “Si prova sempre sgomento quando accadono certe cose che non dovrebbero accadere: oggi una Collega di Bari è morta per assolvere il proprio lavoro lasciata sola in prima linea dalle inefficienze di una sanità che bada molto, troppo, ai bilanci ma poco o niente alla sicurezza dei propri operatori. Questo il primo commento della Fimmg Lazio alla notizia della morte della collega di Bari, Paola Labriola, psichiatra di 53 anni per mano di un paziente nello studio della ASL dove operava. I medici di Famiglia del Lazio si stringono vicino al marito e ai due figli colpiti da una cosi grave tragedia e chiedono con fermezza alle autorità di far luce su come possa essere possibile che un uomo armato possa giungere in uno studio medico di una ASL senza che alcuno se ne accorga, e come mai in un reparto ad alto rischio come l’igiene mentale non ci siano meccanismi di controllo per evitare l’ingresso di armi e per tutelare i medici e i diversi operatori. Si sa che il nostro lavoro è ogni giorno a rischio e non si contano le morti, le aggressioni e le percosse, ricordiamo per tutti Claudio Carosino, medico di famiglia ucciso durante una visita domiciliare, ma quanto tempo e quante vittime dovranno passare affinché si possa porre rimedio e non privare mogli, mariti e figli dei loro cari”?

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*