AG.RF.(MP).24.04.2016
“riverflash” – In primavera inoltrata, le giornate iniziano a diventare assolate e miti e la voglia di mettere via gli abiti pesanti e scoprirsi è sempre maggiore. Ma questo comporta anche sentimenti contrastanti in un italiano su due. Il 27% infatti, si dimostra euforico, il 34% ansioso e il 38% è totalmente insoddisfatto della sua forma fisica. Questo insieme di sensazioni, è stato classificato dagli esperti, come “sindrome del bikini blues”, in particolar modo da Marika Tiggemann, psicologa presso la Flinders University, che ha evidenziato gli effetti negativi che lo scoprirsi genera sull’autostima delle persone, e delle donne in particolare. In questo particolare periodo dell’anno, secondo un sondaggio, il 34% delle donne ha ammesso di ritrovarsi con qualche chilo in più e il 39% degli uomini si è dichiarato in sovrappeso. Lo studio realizzato in Australia da Marika Tiggemann quindi, ha analizzato il fenomeno su un campione di 102 giovani donne ed ha evidenziato che esiste un meccanismo psicologico che le spinge a vivere con ansia, frustrazione, anche depressione il momento di scoprirsi e addirittura la scelta del costume da bagno. Cosa fare allora? “Occorre unire un’educazione alimentare sulla base della dieta mediterranea al tempo, che deve diventare nostro alleato e non un nemico – ha spiegato Luca Piretta, specialista in Scienza della Nutrizione umana al dipartimento di scienze cliniche dell’Università Sapienza di Roma – Esistono molti errori grossolani da evitare. Bisogna avere tempo per la prova costume e non si dovrebbero perdere più di 3 o 4 kg al mese per dimagrire in salute, perdendo solo massa grassa e rispettando la massa magra. L’idratazione poi è un punto molto importante in ogni regime alimentare. Spesso si tende a credere che l’importante sia perdere peso, non importa come. Perdere i liquidi non vuol dire dimagrire ma disidratarsi, ed è una condizione che dobbiamo sempre prevenire ed evitare”.
Ma come evitare la “sindrome” del “Bikini Blues”?
Ecco alcune semplici regole:
1) A tavola vale la regola del 5: colazione, pranzo, cena più 2 spuntini a metà mattina e metà pomeriggio;
2) In ogni pasto principale, non deve mancare una porzione di verdura;
3) Per gli spuntini scegliere frutta fresca e di stagione;
4) Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno: la quantità varia a seconda della persona e delle condizioni ambientali;
5) I legumi vanno consumati almeno 2 a volte a settimana in uno dei pasti principali, sotto forma di zuppe o di contorni, come preferite;
6) I dolci vanno non devono essere necessariamente eliminati, ma limitati e consumati a fine pasto o a colazione, e più in generale non in aggiunta di altri alimenti;
Inoltre sarà bene programmare un’attività fisica costante, in aggiunta a questa mini-dieta e non bisogna scoraggiarsi se i risultati non arrivano subito: occorre infatti ricordare che il cattivo umore, condiziona non poco la forza di volontà. Infine, per raggiungere un risultato ottimale, occorre sicuramente essere ironici e non prendersi troppo sul serio: ammettere i propri difetti è un punto di forza e non di debolezza.
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