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AD ARSOLI IL 3 SETTEMBRE SI FESTEGGIA LA FAGIOLINA

di Stefano Celestri (AG.RF 02.09.2022) ore 16:59

(riverflash) – La Sagra della Fagiolina compie 60 anni. Questo legume, arrivato dall’America in Europa nel 1500 come altri fagioli, ha trovato il suo habitat ideale nei terreni che fiancheggiano il Fosso Bagnatore fino a incrociare l’Aniene.

Una zona ricca di acqua che questa estate è stata alle prese con il caldo torrido, regalo dell’anticiclone africano anche se ad Arsoli si è dormito bene per tutto il mese di agosto. Merito di una brezza fresca che al tramonto permetteva di respirare. Altri nemici sono oggi gli animali selvatici, quali cinghiali e cervi. Gli arsolani, però, sanno lottare per coltivare il cibo che fa parte della storia di molte famiglie. Sono loro che domani, 3 settembre, permetteranno i 60 anni della Sagra.

Mia madre Claudia Gaddi, negli anni 70 presidente della Pro Loco, si impegnò nel rilancio di questo legume la cui sopravvivenza venne affidata a Luigi Di Marcotullio, il custode del seme, che ne distribuì sacchetti di fagiolina agli agricoltori disposti a coltivarla. Quando ero ragazzo si parlava poco di fagiolina, ma a casa mamma ascoltava Paolo Sciarra che aveva visto il nostro legume in vendita presso negozi alimentari della Roma vecchia, in via della Scrofa e Campo de’ Fiori. Mamma ne parlava anche con Franco Crainz, medico romano abituato a passare molto tempo ad Arsoli. Numerose le iniziative per rendere più bello il paese, come le targhette in ceramica che premiavano il “Vicolo Fiorito”. Un modo per fare sentire gli arsolani a remare insieme sulla stessa barca.

Prima di Chiara Bruni, attuale presidente della Pro Loco, ha fornito il proprio contributo il padre Claudio, che si è speso a promuovere questo paese, che sorge al confine tra Lazio e Abruzzo.

Quali le caratteristiche della fagiolina? Dimensioni ridotte rispetto al fagiolo cannellino, stessa buccia bianca, ma più sottile. All’interno quasi una crema con cui preparare crostino. Molto saporiti se abbinati a capperi e acciughe. Altro piatto è la minestra con le cicerchiole, pasta all’uovo che ricorda i maltagliati, a cui aggiungere il piatto della fagiolina lessa, condita con olio extravergine.

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