2 Set 2022
Mia madre Claudia Gaddi, negli anni 70 presidente della Pro Loco, si impegnò nel rilancio di questo legume la cui sopravvivenza venne affidata a Luigi Di Marcotullio, il custode del seme, che ne distribuì sacchetti di fagiolina agli agricoltori disposti a coltivarla. Quando ero ragazzo si parlava poco di fagiolina, ma a casa mamma ascoltava Paolo Sciarra che aveva visto il nostro legume in vendita presso negozi alimentari della Roma vecchia, in via della Scrofa e Campo de’ Fiori. Mamma ne parlava anche con Franco Crainz, medico romano abituato a passare molto tempo ad Arsoli. Numerose le iniziative per rendere più bello il paese, come le targhette in ceramica che premiavano il “Vicolo Fiorito”. Un modo per fare sentire gli arsolani a remare insieme sulla stessa barca.
Quali le caratteristiche della fagiolina? Dimensioni ridotte rispetto al fagiolo cannellino, stessa buccia bianca, ma più sottile. All’interno quasi una crema con cui preparare crostino. Molto saporiti se abbinati a capperi e acciughe. Altro piatto è la minestra con le cicerchiole, pasta all’uovo che ricorda i maltagliati, a cui aggiungere il piatto della fagiolina lessa, condita con olio extravergine.
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