AG.RF.(MP).13.09.2016
“riverflash” – Virginia Raggi, stanca per le polemiche e le foto pubblicate mentre va a fare la spesa con la scorta e inseguita in ogni momento dai giornalisti, arrivata sotto casa, ha trovato un gruppetto “appostato”, pronto a riprenderla e così, ha preso il suo smartphone e li ha filmati, commentando su facebook: “Mi fate pena, passate tutta la vostra vita ad aspettare che qualcuno inciampi”e ancora, non ha potuto fare a meno di affondare i colpi, dichiarando: “Attenti, ora vado a buttare l’immondizia”! In serata però, è arrivata la “spiegazione” dal Movimento 5Stelle che ha sempre rifiutato l’idea della scorta come uno dei simboli distintivi della classe politica: “La sindaca non ha una vera ‘scorta’ (protezione di quinto livello con agenti di sicurezza a bordo di una automobile supplementare) ma un servizio di tutela disposto dalla questura di Roma. Il servizio è dovuto al fatto che la Raggi è stata più volte pedinata, di giorno e di notte, nei suoi spostamenti privati. il servizio di tutela prevede che la persona a rischio non possa muoversi autonomamente: un agente di polizia deve accompagnarla obbligatoriamente in tutti i suoi spostamenti. La Sindaca, pertanto, è sempre accompagnata da un agente della Polizia locale ed uno della Polizia di Stato” E anche Matteo Orfini, si è schierato dalla parte del primo cittadino di Roma, dichiarando: “Nessuno decide di avere la scorta, ti viene assegnata perché evidentemente c’è un rischio per la tua persona. Da quel momento non sei tu a decidere quando averla. Anzi, la devi avere sempre a fianco. Quando vai a lavoro, negli eventi pubblici, quando vai al cinema, quando vai a fare la spesa. E vi assicuro che – nonostante la professionalità e la discrezione di chi fa quel mestiere – non è affatto divertente né per chi la ha né per la sua famiglia. È una privazione di libertà enorme, quindi attaccarla per questo è da imbecilli”. E un’altra difesa è arrivata anche dal marito della Raggi, Andrea Severini: “Anche oggi giornalisti sotto casa mia alla ricerca di qualcosa che possa screditare Virginia: sono stato inseguito tutto il giorno, fino al ritorno a casa. Cercano qualcosa che le possa andare contro. Fantastici quando mi inseguono a piedi e io che in bicicletta non freno e loro che mi rincorrono facendo domande assurde del tipo: chi è Virginia Raggi? Alla fine, al ritorno a casa, li ho ripresi e se ne sono andati. È dura, chiedo ancora una volta a tutti i cittadini di fare scudo per i nostri portavoce e per il nostro sindaco”.
Categoria: Politica | Tag: "riverflash RF", andrea severini, appostamenti, domande assurde, giornalisti, Matteo Orfini;, mi fate pena, post su facebook, ritorno a casa, scorta, spesa, virginia raggi
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