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USB, SANITA’: ALTRI PESANTI TAGLI IN ARRIVO. ALTRO CHE COLLASSO DEI SERVIZI PUBBLICI!

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AG.RF.(MP).28.07.2015

“riverflash” – Roberto Alesse, presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi, dichiara in un’intervista sulla Stampa che i servizi pubblici sono al collasso. Ci sarebbe piaciuto che tale affermazione fosse nata dalla constatazione obiettiva dei danni prodotti negli anni dai tagli che hanno colpito il settore, dalla corruzione e dal malaffare imperanti, dal blocco del turn-over, dalle privatizzazioni e dalle esternalizzazioni che hanno lucrato sulla cosa pubblica. Niente di tutto questo. Per Alesse i responsabili sono come sempre i lavoratori che scioperano troppo e per questo chiede più poteri per poter precettare i lavoratori in modo diretto. L’ennesimo attacco al diritto di sciopero che prende a pretesto la capacità dei lavoratori e delle lavoratrici, da anni senza contratto, di alzare la testa denunciando le condizioni di lavoro cui sono costretti e denunciando alla collettività proprio quel collasso che il Garante, strumentalmente, richiama per colpire i lavoratori. Tutto questo, e forse non a caso, mentre il governo si appresta a sferrare l’attacco finale alla sanità pubblica attraverso l’emendamento al Decreto Legge sugli Enti Locali, in discussione al Senato: taglio netto delle prestazioni specialistiche ambulatoriali pari a 27 milioni di prestazioni in meno, aumento dei ticket sanitari per far fronte al taglio del trasferimento del Fondo sanitario, obbligo di riduzione delle giornate di ricovero, ulteriore riduzione del livello di finanziamento del SSN per un importo pari a 2 miliardi e 352 milioni di Euro. Ci dispiace per il Garante ma il collasso dei servizi pubblici si combatte anche con gli scioperi e con le lotte, oltre che con gli investimenti: per questo motivo USB non fermerà la sua protesta e continuerà a battersi in tutti i modi per riaffermare il diritto ad una democrazia non più sfregiata dalla violazione dei diritti di lavoratori e cittadini. A partire dalla Sanità.

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